Quando l’uomo è vittima di una donna
14/04/2017 di Stefania Carboni
Ieri Nemo ha realizzato un servizio su un fenomeno spesso non approfondito dai media: la violenza domestica dove sono gli uomini le vittime e non le donne.
Mi percuoteva con un mattarello o una scopa. Il suo intento era quello di ottenere da parte mia una reazione per poter denunciare l’accaduto come percosse del marito. Non ho mai reagito, non ho mai percosso quella persona, mai. Non ho mai pensato di presentare una denuncia nei confronti della madre dei miei figli.
guarda il video:
Uno degli intervistati, Francesco, racconta l’odissea della separazione coniugale prima che un tribunale lo scagionasse, definitivamente, dall’accusa di violenze sulla moglie. E Francesco non è il solo. Nemo ha intervistato anche William Pezzullo, vittima dell’acido lanciato dalla sua ex Elena Perotti e un suo complice.
VIOLENZA DOMESTICA: QUANDO L’UOMO È VITTIMA. I NUMERI
Fabio Nestola, ricercatore del fenomeno, spiega all’inviata come la casistica sia sottovalutata, con ben 5 milioni di uomini coinvolti. Ed è difficile denunciare: perché l’uomo che dichiara di aver subito violenza dal proprio partner spesso passa per un inetto. Come ben spiega Annamaria Iaccarino sulla Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza (Anno 9, Numero 2, Maggio-Agosto 2015) se in un primo momento gli stalkers sembravano essere esclusivamente di genere maschile, oggi si registra la presenza di numerose donne atte a tenere comportamenti ossessivi nei riguardi di uomini. Dati confermati dall’Osservatorio nazionale stalking. «Dal 2009 – spiega – secondo i dati del Centro presunti autori, sembra che ci sia stato un aumento del 30% di denunzie maschili, rispetto a quelle precedenti l’entrata in vigore del delitto degli atti persecutori». Un utile contributo alla casistica è il lavoro di Giuseppe Macrì, docente dell’Università di Arezzo, che ha analizzato il sommerso di questo fenomeno. Il suo studio “Indagine conoscitiva sulla violenza verso il maschile”, realizzato con altri ricercatori, mette nero su bianco la portata della violenza Donna-Uomo. Su un campione di 1056 uomini, di età compresa tra i 18 e i 70 anni, sono state poste alcune domande a proposito del rapporto con le donne.
La teoria secondo la quale la violenza U>D sia la sola forma diffusa e quindi l’unica meritevole di contromisure istituzionali e di tutela per le vittime si è rivelata inattuale e non corrispondente alla realtà dei fatti. Dall’indagine emerge come anche un soggetto di genere femminile sia in grado di mettere in atto una gamma estesa di violenze fisiche, sessuali e psicologiche; quindi anche un soggetto di genere maschile possa esserne vittima.
Secondo l’indagine emersa il 77% degli intervistati ha dichiarato di aver subito almeno una volta violenza psicologica da parte di una donna e il 63% ha ammesso di aver subito violenza fisica.
(in copertina Pezzullo intervistato da Nemo)