Raggi, lo spreco dei 102 collaboratori esterni. Sono più di quelli di Marino
16/06/2017 di Gianmichele Laino
La carica dei 102. È questo il numero dei collaboratori esterni di cui si sta dotando la giunta di Virginia Raggi. Lo staff di Ignazio Marino e assessori era composto da 90 unità, quello di Gianni Alemanno da 87. Sono numeri che possono essere finalmente confrontati dopo la decisione del primo cittadino di rendere pubblica la composizione del proprio organico e di quello degli assessori.
LEGGI ANCHE: «Raggi si lamenta per i migranti, ma Roma ne ha meno di Milano»
I COLLABORATORI ESTERNI DELLA GIUNTA DI VIRGINIA RAGGI
I collaboratori esterni che fanno capo direttamente al sindaco sono infatti 16 contro gli 11 previsti durante il mandato di Ignazio Marino. Il vicesindaco Luca Bergamo ha a disposizione 9 caselle da riempire, contro le 7 degli ex numero due del comune ai tempi del chirurgo (Luigi Nieri e Marco Causi). Poi, c’è la batteria dei collaboratori degli assessori: quelli a Urbanistica, Politiche Sociali, Trasporti e Commercio possono arrivare fino a un numero di 9 per ogni assessorato; quelli a Cultura, Partecipate, Sport, Innovazione e Ambiente non possono superare le 6 unità per ogni delega.
Caso a parte, l’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo: la materia è delicata e il supporto esterno deve essere più numeroso. Per lui sono previsti 11 collaboratori esterni, più di quelli messi a disposizione del vice-sindaco (lo stesso numero di quelli utilizzati da Marino per supportarlo quando era in carica).
Al momento, in verità, le caselle non sono state ancora tutte coperte. Per ora, sono sbarcati in Campidoglio soltanto 50 dei 102 collaboratori esterni potenziali, per una spesa di circa 2,5 milioni di euro (ben distante dal «meno di un milione» annunciato dalla Raggi subito dopo la chiusura della campagna elettorale). In proiezione, quindi, la spesa sarebbe molto più alta di quella sostenuta dalla giunta Marino (5 milioni di euro a pieno regime) e, probabilmente, anche di quella di Alemanno (6 milioni di euro).
E a queste collaborazioni potranno aggiungersi anche le «alte specializzazioni», che non sono computate nel numero dei 102 collaboratori (mentre la giunta del PD le chiudeva all’interno di quel recinto). Si tratta di pareri e suggerimenti dai 90mila euro in su. Non proprio un gran risparmio.
(FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI)