Virginia Raggi cancella il bando per 7 asili nido in concessione
27/09/2016 di Redazione
Detto, fatto, aveva esclamato il sindaco di Roma Virginia Raggi in merito al bando per 7 asili indetto durante l’estate e annunciato con clamore su Facebook. Dopo averlo comunicato, però, l’amministrazione romana ha dovuto revocare il bando perchè è necessario riesaminare il piano economico finanziario al fini di determinare le nuove condizioni di equilibrio-
VIRGINIA RAGGI E IL BANDO DEGLI ASILI REVOCATO
Durante l’estate Virginia Raggi aveva incontrato una delegazione di genitori ed educatrici di 7 asilo nido frequentati da poco meno di 600 bambini. Le strutture erano in concessione, e di conseguenza era necessari una proroga perchè potessero aprire per il nuovo anno scolastico. Il 4 agosto sul suo profilo Facebook Virginia Raggi aveva annunciato il bando che avrebbe garantito la concessione per la gestione dei 7 asili nido,ovvero quello di via Flora 10, IV Municipio, 77 bimbi; Largo Rotello 1, VI Municipio, 72 bimbi; via Ildebrando Vivanti, IX Municipio, 66 bimbi; largo Amalia Camboni, IX Municipio, 136 bimbi; via dei Colli Portuensi 656, XII Municipio, 58 bimbi; via di Valcannuta 237, XIII Municipio, 98 bimbi; via di San Basilide 19, XVI Municipio, 74 bimbi.
Detto, fatto. Come avevo già comunicato nei giorni scorsi, si è completato l’iter che consentirà l’apertura dei nidi in concessione al termine delle vacanze estive… Dal mio primo annuncio avevo ricevuto diverse, e legittime, preoccupazioni da parte di genitori e coordinatrici sul futuro dei nidi in concessione, ma questo è quel che ci distingue da chi ha amministrato Roma negli ultimi anni: quando noi diciamo una cosa, la facciamo, soprattutto se riguarda i diritti dei nostri bambini.
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VIRGINIA RAGGI E IL FARE DIVERSO DAL DIRE
Il sindaco di Roma aveva rimarcato nel suo messaggio su Facebook come la proroga della concessione evidenziasse la differenza tra la sua amministrazione e quelle precedenti. La revoca del bando avrebbe certo consigliato, con il senno del poi, una minore enfasi. Come ha spiegato ieri un lancio dell’agenzia Omniroma c’erano diverse criticità nel bando: il prezzo posto a base della gara è stato giudicato insufficiente per permettere un ritorno economico ai concessionari. Allo stesso modo c’erano criticità per la parte afferente alla quota spesa presunta a carico delle famiglie. Il piano finanziario sarà determinato per trovare un nuovo equilibro, e a breve sarà necessario adottare una nuova procedura per l’assegnazione del servizio.