Il patto Di Battista Di Maio per non perdere voti per colpa di Raggi
16/02/2017 di Redazione
Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio sono legati da un patto di reciproca fedeltà sui problemi della giunta Raggi che stanno mettendo in difficoltà il Movimento 5 Stelle, a Roma come a livello nazionale. Gli inciampi proseguono, come mostra la già affannosa ricerca per il sostituto di Paolo Berdini nel rilevante ruolo di assessore all’Urbanistica. L’intesa, confermata da Di Battista a una giornalista del Fatto Quotidiano, Paola Zanca, è la seguente. Luigi Di Maio è l’unico candidato giudicato credibile del Movimento 5 Stelle per la presidenza del Consiglio. Alessandro Di Battista potrebbe correre contro di lui, schierandosi come leader dell’anima ortodossa guidata da Roberto Fico, ma non ha alcuna intenzione di danneggiare il vicepresidente della Camera, e le chance di governo del Movimento 5 Stelle.
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Il deputato romano potrebbe mettere in difficoltà, grave, Di Maio, attaccandolo sulla giunta Raggi, ma evita qualsiasi interferenza così come coinvolgimento nelle vicende capitoline. Di Battista non è mai stato sfiorato da alcun problema, a differenza di Di Maio, che è stato coinvolto prima nelle vicende legate all’avviso di garanzia ricevuto da Paola Muraro, e poi messo in difficoltà per il suo incontro con Raffaele Marra. Il vicepresidente della Camera era il responsabile Enti Locali del M5S, e per questo aveva seguito con particolare vicinanza l’avvio della giunta Raggi, spendendosi per far entrare Marcello Minenna come assessore al Bilancio. Dalle dimissioni di Minenna avvenute a fine agosto i problemi per il sindaco di Roma sono stati numerosi e costanti, e Di Maio ha subito diversi colpi duri a livello mediatico. Di Battista però ha preferito rimanere lontano: nessuna sfida per la guida del M5S al vicepresidente della Camera, e nessun calo di popolarità legato alla giunta Raggi.
Foto copertina: ANSA/ CLAUDIO PERI