Grillo e Casaleggio non mollano Virginia Raggi. Ma nel M5s si scatena la rivolta
03/02/2017 di Redazione
Virginia Raggi espulsa dal Movimento 5 Stelle. Per qualche ora il sindaco di Roma è stata a rischio di esser allontanata per sempre, dopo che erano emerse le prime indiscrezioni sulla polizza a vita stipulata da Salvatore Romeo in suo favore. Beppe Grillo e Davide Casaleggio, riportano diversi quotidiani, si sono consultati in modo frenetico coi loro legali di fiducia durante l’interrogatorio di Virginia Raggi, anche con consulenti finanziari per capire di che tipo di polizza abbia contratto Romeo . Dopo alcuni chiarimenti ricevuti i due leader del M5S hanno preferito evitare misure drastiche come l’espulsione contro il sindaco di Roma. Una scelta di attesa, che però non piace molto al gruppo parlamentare del M5S. Secondo la Stampa, oltre al gruppo definito ortodosso legato a Roberto Fico, anche Alessandro Di Battista si sarebbe dichiarato favorevole alla sua espulsione, anche se si atterrà a ciò che decideranno Grillo e Casaleggio.
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Deputati vicino a Roberta Lombardi avrebbero proposto a Grillo una soluzione simile a quella adottata da Beppe Sala per pochi giorni: un’autosospensione del sindaco di Roma, e la nomina di un nuovo vice, più politico, capace di raddrizzare la gestione di un’amministrazione sempre più difficoltosa. Per il momento però Grillo e Casaleggio preferiscono concedere un’ulteriore possibilità a Virginia Raggi, anche se il caso della polizza a vita lascia molte domande aperte. Il tipo di contratto stipulato da Salvatore Romeo, ad accumulo, è riscattabile da Virginia Raggi solo in caso di morte, ma rimangono aperti tutti i dubbi sui motivi per cui un dipendente del comune di Roma vicino al M5S abbia preso una simile decisione. Perplessità che aumentano se si considera la promozione, con tanto di stipendio triplicato, di cui è stato beneficiario Romeo dopo la vittoria di Virginia Raggi alle comunali.