Le gaffe di Virginia Raggi alla cerimonia dei Trattati di Roma
26/03/2017 di Redazione
Virginia Raggi è tornata a svolgere il suo incarico di sindaco in occasione della cerimonia per il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma svoltasi sabato 25 marzo 2017. La mancanza di scontri, temuti alla vigilia, è stato il segno più importante di una giornata svoltasi senza particolari problemi. Virginia Raggi è stata protagonista del primo grande evento internazionale associato al suo mandato, e come racconta il Messaggero non sono mancati un paio di momenti di imbarazzo. Il più importante è relativo all’oscuramento, o censura, come denunciato dal blog di Beppe Grillo, del suo discorso, che non si è visto sul Tg1. Un intervento tra l’altro particolarmente europeista, piuttosto distante dalla consueta retorica del M5S nei confronti dell’UE. La stretta di mano con Angela Merkel, preceduta dalla domande della cancelliera se lei fosse il sindaco di Roma, ha fatto parlare diversi media. Il caso ha ricordato, al contrario, quanto successo a Merkel con Donald Trump, che si era rifiutato di stringere la mano al capo di governo della Germania davanti ai fotografi. Virginia Raggi ha poi commesso altre due piccole gaffe, come rimarcato dal Messaggero. La prima è relativa alla colazione alla Terrazza Caffarelli, organizzata dalla presidenza del Consiglio e a cui erano inventato le massime autorità italiane oltre ai leader europei presenti. Nonostante l’invito fosse stato rivolto unicamente ai vertici delle istituzioni, Virginia Raggi è arrivata alla Terrazza Caffarelli insieme a una decina di collaboratori. Il Messaggero racconta che la presenza di una delegazione di accompagnamento al sindaco di Roma ha strappato qualche sorriso. L’altra gaffe di Virginia Raggi è stata commessa durante il suo discorso. Invece di pronunciare our thoughts, i nostri pensieri, relativamente alle vittime dell’attentato di Londra commesso nei giorni precedenti, Raggi ha detto out thoughts. Uotthinking, come verbo, significa ponderare, riflettere, ma l’aggettivo out davanti al sostantivo thought rende la frase errata, visto che si potrebbe tradurre anche come sbagliato.
Foto copertina: Riccardo De Luca / Anadolu Agency