La Giunta di Virginia Raggi a Roma: la squadra degli assessori (e le esclusioni dell’ultim’ora)
07/07/2016 di Alberto Sofia
VIRGINIA RAGGI GIUNTA
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Aggiornamento 7 luglio 2016, ore 18.30 – Ora la Giunta è ufficiale. Questi gli assessori presentati da Virginia Raggi durante la prima seduta dell’Assemblea capitolina:
1. Daniele Frongia, Vicesindaco e assessore alla Qualità della vita, all’accessibilità, allo sport e alle politiche giovanili (sarà ambasciatore Andrea Lo Cicero, «uno dei più grandi campioni internazionali di rugby, che di sfide ne ha vinte tante»
2. Marcello Minenna, assessore al Bilancio, risorse economiche e patrimonio e titolare dell’assessorato di scopo per la Riorganizzazione delle partecipate
3. Paola Muraro, assessore alla sostenibilità ambientale
4. Linda Meleo, assessore alla Città in Movimento
5. Laura Baldassarre, assessore ai Diritti alla persona, alla scuola e alle comunità solidali
6. Adriano Meloni, assessore allo Sviluppo economico, al turismo e al lavoro
7. Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica e alle infrastrutture
8. Luca Bergamo, assessore alla Crescita culturale
9. Flavia Marzano, assessore alla Roma semplice
Aggiornamento 7 luglio 2016 – Uscite last minute dalla squadra di Virginia Raggi a Roma. In attesa della presentazione ufficiale alle 15 della Giunta, saltano in extremis Andrea Lo Cicero allo Sport ed Enrico Stefano ai Trasporti. Le deleghe sullo Sport, compreso anche il capitolo spinoso del dossier sulla candiddatura alle Olimpiadi 2024, passano a Daniele Frongia, già “vicesindaco politico“. Al posto del consigliere uscente, invece, verrà assegnata la delega ai trasporti a Linda Meleo, una giovane ricercatrice dell’università online Uninettuno. Questa dovrebbe quindi essere la giunta al Completo:
Paolo Berdini all’Urbanistica, Paola Muraro all’Ambiente, Daniele Frongia allo Sport, Luca Bergamo alla Cultura, Flavia Marzano alla Semplificazione-Smart City, Laura Baldassarre al Sociale, Adriano Meloni allo Sviluppo economico, Marcello Minenna al Bilancio, Linda Meleo ai Trasporti. Daniele Morgante sarà capo di gabinetto
Aggiornamento 6 luglio 2016 – Le indiscrezioni saranno confermate. Daniele Frongia non sarà più capo di gabinetto. Entrerà nella squadra 5 stelle come come vicesindaco “politico”. Alla vigilia della presentazione in Campidoglio ecco i nomi della Giunta Raggi:
Paolo Berdini all’Urbanistica, Paola Muraro all’Ambiente, Andrea Lo Cicero allo Sport, Luca Bergamo alla Cultura, Flavia Marzano alla Semplificazione-Smart City, Laura Baldassarre al Sociale, Adriano Meloni allo Sviluppo economico, Marcello Minenna al Bilancio, Enrico Stefano ai Trasporti con una serie di esperti del settore
Marcello Minenna, ex Consob, sarà l’assessore al Bilancio. In squadra potrebbe esserci anche Viviana Paniccia (dall’Authority dei Trasporti) alle Politiche per la mobilità (anche se per molti questo incarico potrebbe andare a Enrico Stefàno). Adriano Meloni, ex manager di Expedia, al Commercio e Turismo. Capo di gabinetto sarà Daniela Morgante, ex assessore al Bilancio della giunta Marino. Soltanto temporaneamente, “fino al 21 agosto 2016”, a farla da vice sarà Virginia Proverbio, dirigente amministrativo già nominata vice capo di gabinetto vicario dall’ex commissario Francesco Paolo Tronca.
Aggiornamento 5 luglio 2016 – A due giorni dal primo Consiglio comunale, in casa M5S rivendicano di aver ormai completato la squadra della Giunta di Roma Capitale, che sarà presentata giovedì. Dall’entourage di Raggi si parla di «una giunta forte e con le mani libere, che lavorerà nell’esclusivo interesse dei cittadini romani e sposa in pieno il progetto politico del Movimento 5 stelle». Ma chi coprirà le caselle che erano rimaste vuote? Daniela Morgante, il giudice contabile che aveva già ricoperto l’incarico di assessore nella giunta Marino (prima di dimettersi per incomprensioni con il chirurgo, ndr) dovrebbe prendere il posto di capo di gabinetto al posto di Frongia, che sarà invece vicesindaco “politico” e potrebbe incassare anche la delega “a tempo” delle Partecipate. Al Bilancio potrebbe andare Marcello Minenna, ex dirigente Consob, ma c’è ancora incertezza.
I nomi certi erano già diversi: Paolo Berdini all’Urbanistica, già sotto accusa per le sue posizioni su stadio e Olimpiadi. All’Ambiente Paola Muraro, allo Sport uno dei volti più importanti della storia dell’Italrugby, Andrea Lo Cicero. Luca Bergamo sarà confermato alla Cultura, Flavia Marzano sarà la responsabile della Semplificazione-Smart City. Laura Baldassarre, nome considerato vicino a Di Maio, al Sociale. La novità dell’ultima ora potrebbe essere la nomina del consigliere pentastellato uscente Enrico Stefàno ai Trasporti. E quella di Adriano Meloni (ex ad Expedia) allo Sviluppo economico.
Aggiornamento 3 luglio 2016 – Salta Raffaele Marra, cambia casella Daniele Frongia. Raffaele Marra, il dirigente pubblico che aveva già lavorato per l’amministrazione Alemanno e poi destinato al ruolo di vicecapo di Gabinetto, “sarà spostato ad altro incarico“. Non è bastato l’ultimo appello del diretto interessato a Beppe Grillo. Ma non solo. Anche Frongia, braccio destro del primo cittadino, cambierà incarico, passando dalla carica di capo di gabinetto per diventare vicesindaco “politico“.
Aggiornamento 1 luglio 2016 – Guerra tra “correnti” in casa M5S. Non bastassero le pressioni del Direttorio e quelle dell’ex capogruppo alla Camera dei deputati Roberto Lombardi, che sponsorizzava Marcello De Vito come candidato per il Campidoglio, sulla giunta ancora in cantiere di Virginia Raggi emergono nuove ombre sui tempi. Questa volta è lo stesso De Vito a esprimere i suoi dubbi: «Il 7 luglio sarà annunciata? È probabile, ma non certo». In realtà, a termini di regolamento il sindaco è obbligato a presentare la sua squadra durante il primo consiglio comunale. Ma è chiaro che le parole di De Vito segnalino ancora una volta le difficoltà riscontrate da Virginia Raggi nel completare la sua squadra. E i rapporti tutt’altro che sereni in casa pentastellata.
30 giugno 2016 – Non è ancora completa la squadra di Virginia Raggi che sarà annunciata soltanto il 7 luglio, nel giorno del primo Consiglio comunale. In casa 5 Stelle è però già guerra sulle nomine. Anche perché non mancano le “pressioni” da parte del Direttorio e non solo nei confronti di Virginia Raggi. Comprese quelle di Roberta Lombardi, la deputata romana che per prima guidò il gruppo pentastellato a Montecitorio. E che, non è un mistero, sponsorizzava Marcello De Vito per la corsa al Campidoglio. Poco sembrano piacere ai vertici le scelte in autonomia della neo sindaco pentastellata. Sia la decisione di impuntarsi su Daniele Frongia come capo di gabinetto, seppur senza potere di firma per rispettare la legge Severino. Sia la nomina di Raffaele Marra, che già collaborò con l’ex sindaco Gianni Alemanno e che rischia di saltare. Raggi è stata poi costretto a incassare, come riporta la Stampa, la nomina di Laura Baldassarre come assessore al Sociale. Un nome che rimanda a quello di Luigi Di Maio. Il motivo? Oltre all’esperienza all’Unicef, Baldassare ha lavorato anche al Garante per l’Infanzia con Vincenzo Spadafora, che ora cura le relazioni istituzionali per il vicepresidente della Camera del M5S. Altre nomine sono ancora in sospeso: al Bilancio è dato quasi per certo il ritorno di Daniela Morgante, il magistrato contabile che già ricoprì l’incarico con Marino, prima di dimettersi in contrasto con l’allora sindaco e non solo.
LA GIUNTA DI VIRGINIA RAGGI: CHI C’È E LE (TANTE) INCOGNITE
Alla vigilia del trionfo elettorale al Campidoglio circolavano soltanto indiscrezioni. Ora la squadra del neo sindaco a 5 Stelle di Roma Virginia Raggi comincia a prendere forma. Seppur con fatica, dato che avrebbe dovuto annunciarla già prima del voto, mentre servirà almeno un’altra settimana.
VIRGINIA RAGGI GIUNTA: I NOMI DEI NUOVI ASSESSORI DI ROMA
Quattro i nomi già conosciuti nel “cantiere” di Raggi. C’è Luca Bergamo alla Cultura, che già in passato ebbe incarichi durante le amministrazioni Veltroni e Rutelli. Ex direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani ai tempi del ministero Melandri, fondò l’associazione culturale Zone Attive, che diede vita al festival di successo “Enzimi”. Per un certo periodo, in rotta con le amministrazioni di centrosinistra, si è trasferito a Bruxelles diventando nel 2012 segretario di Culture Action Europe, network europeo di cultura. Si è avvicinato a Possibile di Giuseppe Civati e partecipato all’iniziativa “Contaci“, che riuniva settori vicini agli stessi civatiani romani, filo-mariniani, mondo accademico e non solo tentando di proporre una candidatura per le Comunali di Roma (invano). Così scriveva lo stesso Bergamo:
Il nome di Bergamo sarebbe stato proposto da Tomaso Montanari, che declinò l’offerta ricevuta da Virginia Raggi (nonostante i “consigli” di Massimo D’Alema).
Certo poi anche Paolo Berdini all’Urbanistica, nome caro anche alla sinistra. Note le sue battaglie anti-cemento, sarà indigesto soprattutto per la Roma immobiliarista. Sia sulle Olimpiadi 2024 che sullo stadio della Roma a Tor di Valle Berdini non è certo tra i sostenitori:
«Bisogna capire se davvero questi Giochi rappresentino un futuro per Roma. La nostra è una città notoriamente in grave sofferenza economica e sociale. Sembra dunque giusto che ci sia da parte del nuovo sindaco una riflessione per comprendere se davvero non ci siano altre priorità», ha spiegato su “Repubblica”.
E ancora, sempre sul quotidiano diretto da Paolo Calabresi:
«Ho sempre detto che vanno rispettate le leggi dello Stato, che permettono alle società di calcio, come ha fatto la Juventus a Torino, di avere stadi di proprietà. Il problema di Tor di Valle è molto differente, perché lì per tenere in equilibrio la bilancia economica sono stati concessi un milione di metri cubi di uffici. Mi chiedo se questa non sia un’alterazione del mercato immobiliare in una città che vive un grave malessere dell’edilizia»
Altro nome certo è quello di Andrea Lo Cicero, ex rugbista della Nazionale allo Sport. Dal 1993 al 1997 divenne punto fisso dell’Amatori Catania, fondata da Benito Paolone, ex parlamentare di An e volto della destra sociale etnea morto nel 2012. Lo Cicero è già stato contestato per le dichiarazioni infelici ripescate in rete su rom e omosessuali:
Io uso solo il paradenti, non ho altre protezioni, le trovo stupide. Non sarebbe rugby. Devi essere te stesso, senza alcun aiuto. Ci sono molti giocatori, specie quelli più giovani di me, che usano le protezioni per le spalle. Roba da frocetti”, si legge nell’autobiografia firmata con Paolo Cecinelli uscita per Dalai editore nel 2007.
«Ho fatto convegni su bullismo e omosessualità, e sono favorevole alle unioni civili. Da assessore celebrerei tranquillamente un matrimonio omosessuale», si è difeso.
Poi c’è Paola Muraro, tecnico che vive a Roma da 15 anni: si occuperà di Ambienti e Rifiuti, quindi anche di Ama. E intanto hanno già fatto discutere in rete le sue posizioni non contrarie sugli inceneritori, tutt’altro che simili a quelle del mondo pentastellato pasdaran.
E gli altri nomi? Ancora un rebus. Viene considerato certo l’incarico ad Antonio Blandini (Partecipate, assessorato a tempo). Ancora indiscrezioni restano per le altre “caselle” ancora vuote della squadra di Raggi: da Cristina Pronello (Trasporti) a Marcello Minenna (Bilancio), fino a chi evoca un ritorno di Francesca Danese (Politiche sociali), già assessore ai tempi della giunta Marino.
Capo di gabinetto dovrebbe invece essere Daniele Frongia, rieletto in Consiglio. «Se me lo chiede lo farò», ha replicato il diretto interessato.
VIRGINIA RAGGI E GLI ASSESSORI: IL CODICE DI COMPORTAMENTO E LA MULTA PER GLI “INFEDELI”
Quel che è certo è che anche gli assessori saranno sottoposti al codice di comportamento già firmato da sindaco e consiglieri pentastellati eletti. Per chi non lo rispetterà è prevista una multa da (almeno) 150mila euro.
Ma come sarà composta la squadra? Nove assessori più uno, pro-tempore, dedicato alle partecipate, con obiettivi da raggiungere e rendicontare. A una settimana di distanza dalle elezioni Comunali di Roma, accusata di non svelare la Giunta nonostante le rivendicazioni sulla trasparenza, era stata la stessa Raggi a limitarsi ad anticipare con un video su Facebook il numero degli assessori.
L’idea delle poltrone “a tempo”, svelata tra le polemiche dal vicepresidente della Camera Di Maio in un’intervista a In Mezz’ora, sarà limitata soltanto all’assessorato per la riorganizzazione delle società partecipate della Capitale: «A Roma sono circa 80 tra municipalizzate e partecipate di primo, secondo e terzo livello. Abbiamo un panorama estremamente variegato con Cda e presidenti che costano molto e i servizi assolutamente assenti. La riorganizzazione è prioritaria, sia per il buonsenso, sia perché ce lo impone la legge», aveva spiegato Raggi. Le deleghe sulle municipalizzate – ha però chiarito Raggi – rimarranno di competenza degli assessori di riferimento: «Ama continuerà a rimanere in capo a quello per la Sostenibilità ambientale, Atac a quello per la Città in movimento e così via».