I commenti dei delusi dalla mossa di Virginia Raggi di chiedere una limitazione dei migranti a Roma
13/06/2017 di Gianmichele Laino
Da questa mattina circola la notizia della richiesta da parte del sindaco di Roma Virginia Raggi di limitare l’arrivo dei migranti in città. Il primo cittadino ha infatti scritto una lettera al prefetto Paola Basilone, sottolineando come sia opportuno rivedere le politiche dell’accoglienza nella Capitale. E in molti hanno interpretato questa comunicazione come una vera e propria mossa elettorale da parte del Movimento 5 Stelle.
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IL POST DI VIRGINIA RAGGI CHE SPIEGA LA SUA NUOVA POSIZIONE SUI MIGRANTI
Virginia Raggi ha poi rincarato la dose su Facebook: in un post, infatti, ha spiegato le sue ragioni, sostenendo che la lettera al prefetto sia stata inviata «nei giorni scorsi» (allontanando così qualsiasi tempismo post-elezioni amministrative), che non si vogliono creare ulteriori tensioni sociali nella Capitale e che sia giunto il momento di ascoltare i cittadini romani.
Qualche utente del social network, leggendo le parole della Raggi, ha stropicciato gli occhi e ha ricontrollato la paternità del post: nei contenuti, infatti, il messaggio sembra molto simile a quello che alcuni ambienti della destra continuano a lanciare da diverso tempo a questa parte. Alla rete, ovviamente, non sfugge niente e sono in molti a dichiararsi delusi da questa «svolta lepenista» del Movimento 5 Stelle romano.
In molti, ad esempio, mette in correlazione la scelta della Raggi con la crescita del centrodestra alle elezioni comunali e con il fatto che gli amministratori che hanno condiviso le politiche dell’accoglienza non sono stati premiati dalle urne. Vengono utilizzati termini ricollegabili alla sfera semantica del fascismo e dell’estremismo di destra e, inoltre, c’è chi non crede più ai proclami del Movimento 5 Stelle, dichiarandosi deluso da questa «presa di posizione leghista».
Qualcuno scrive: «Dopo la brutta figura delle elezioni, si corre ai ripari con la preghiera serale», altri ancora ricordano: «Singolare la coincidenza con quello che sostiene Grillo: sa molto di propaganda». C’è chi accenna, a mo’ di sfottò, la prima parte della strofa di Faccetta nera e chi sostiene che la mossa della Raggi sia frutto di «povertà intellettuale e paraculismo da Prima Repubblica».
Una schiera molto numerosa di persone, quindi, sostiene di aver compreso i meccanismi di funzionamento del Movimento 5 Stelle, che sembrano cavalcare l’onda delle situazioni estemporanee per cadere in piedi in ogni situazione, anche in quelle più difficili. E qualcuno scrive: «Ormai gli italiani hanno capito il vostro sistema acchiappa-voti».
(FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI)