Sicilia, il voto di scambio «all’insaputa» del candidato: «3500 euro per 88 preferenze» | VIDEO
22/11/2017 di Redazione
«3500 euro per 88 voti». È questa la tariffa che, a quanto pare, avevano a disposizione gli intermediari per mettere in atto la pratica del voto di scambio. A rivelarlo è Ismaele La Vardera, la Iena che – tra le polemiche – si candidò come sindaco di Palermo, salvo poi rivelare di aver proposto la sua candidatura per girare un documentario sulla politica siciliana. Nei panni di giornalista de Le Iene, La Vardera è andato ad Acireale per cercare di scoprire quello che gli era stato segnalato.
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VOTO SCAMBIO IN SICILIA, ECCO COSA HANNO SCOPERTO LE IENE
Ora a #LeIene @vardera_la documenta il voto di scambio che avrebbe favorito il consigliere Antonio Castro pic.twitter.com/2LHrQTXD1i
— Le Iene (@redazioneiene) 21 novembre 2017
In un video, infatti, veniva mostrato un dialogo tra la titolare di un’edicola e una donna, in cui avveniva il passaggio di denaro: 100 euro per due voti da indirizzare verso il candidato di Forza Italia Antonio Castro. Nello stesso video, si vedeva anche una lista di nomi, presumibilmente legati alle persone contattate per la compravendita di voti. Inoltre, alle Iene, è stata anche girata una chat in cui si proponeva lo scambio. Forte di questa documentazione, La Vardera si è recato sul posto e ha contattato tutti i protagonisti di questa vicenda.
VOTO SCAMBIO IN SICILIA, L’ATTEGGIAMENTO DI ANTONIO CASTRO
Ha sentito il candidato Antonio Castro che, in un primo momento, ha definito gravissimo questo episodio, sostenendo di non esserne a conoscenza. Si spinge fino al punto da accordarsi con La Vardera per denunciare tutto alle autorità. Ma dopo qualche giorno, Castro non è più reperibile ed evita la troupe televisiva.
La nostra segnalatrice è terrorizzata e non ne vuole più sapere. #LeIene pic.twitter.com/87ZmWWHIcT
— Le Iene (@redazioneiene) 21 novembre 2017
VOTO SCAMBIO IN SICILIA, LE REAZIONI DELLE PERSONE COINVOLTE
Allo stesso modo, dopo una prima fase di collaborazione (durante la quale la titolare dell’edicola svela anche il nome di battesimo dell’intermediario che le ha proposto la compravendita di voti), anche coloro che avevano inizialmente denunciato la storia non si sono fatti più sentire. A quel punto, La Vardera si è recato nel collegio elettorale dove sarebbero stati acquistati i voti: delle persone intervistate, soltanto una ha ammesso di aver ricevuto denaro, le altre, pur avendo affermato in alcuni casi di aver votato per Castro, hanno negato qualsiasi passaggio di denaro. Altre ancora hanno minacciato il giornalista de Le Iene. «Siete siciliani?» -chiede a La Vardera uno dei parenti delle persone coinvolte in questa vicenda, in un primo momento collaborativo e poi improvvisamente remissivo – «allora sapete come vanno queste cose».
.@vardera_la raccoglie testimonianze in merito alla vicenda ma la nostra presenza sembra non essere gradita. #LeIene pic.twitter.com/SitCOkBwYZ
— Le Iene (@redazioneiene) 21 novembre 2017