Vogliamo sempre più carne. L’allarme del Wwf: così distruggiamo la biodiversità
05/10/2017 di Redazione
Il consumo di carne sta devastando l’ambiente. A dirlo è il nuovo report del Wwf, Appetite for Destruction, lanciato questo giovedì alla Extinction and Livestock Conference di Londra. Il mantenimento di allevamenti per polli e maiali richiede un enorme sforzo di risorse naturali che portano alla perdita su larga scala di terre e specie.
MANGIAMO DI PIU’ E MALE. E SOPRATUTTO ABBIAMO BISOGNO DI TROPPA SOIA
Si mangia di più ma si mangia male. La ricerca rivela come sei polli provenienti da un allevamento intensivo in realtà contengono la stessa quantità di omega-3 di un pollo allevato negli anni ’70. Le aree a rischio, secondo il Wwf, sono il bacino del Congo, l’Amazzonia e l’Himalaya. Non solo. La soia, ricca di proteine, è ora prodotta in quantità così grandi che l’Europa mediamente ne consuma circa 61 kg ogni anno, in gran parte indirettamente, mangiando prodotti animali come pollo, maiale, salmone, formaggio, latte e uova. Se la domanda mondiale di carne cresce come previsto, secondo la relazione, la produzione di soia dovrebbe aumentare di quasi l’80% entro il 2050. In pratica noi richiediamo più carne del previsto, per mantenerla dobbiamo produrre più mangimi e per farlo stiamo distruggendo il nostro pianeta.
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«Il mondo sta consumando più proteine animali e non ne ha bisogno. Questo ha un effetto devastante sulla fauna selvatica», ha dichiarato al Guardian Duncan Williamson, responsabile della politica alimentare WWF. «Un sconcertante 60% della perdita globale della biodiversità è legata al cibo che mangiamo. Sappiamo che molte persone sono consapevoli del fatto che una dieta a base di carne ha un impatto sull’acqua e sulla terra, oltre a causare le emissioni gas per l’effetto serra, ma pochi sanno che il problema più grande di tutti deriva dal mangime utilizzato per gli animali».
Con 23 miliardi di galline, tacchini, oche, anatre e faraone sul pianeta – più di tre a persona – il maggiore consumatore di mangimi è il pollame. Il secondo più grande, con il 30% della quota mondiale nel 2009, è il maiale. Nel Regno Unito, per esempio, la carne di maiale è la seconda carne preferita dopo il pollo. Ogni persona ne consuma in media 25 kg all’anno (dati 2015). Si tratta di una quantità assurda dato che questa cifra equivale quasi all’assunzione annuale raccomandata per tutte le carni in totale.