Yelp, scrive una lettera aperta al capo: «Lavorando faccio la fame». E viene licenziata
22/02/2016 di Stefania Carboni
Talia Jane, 25 anni, è stata licenziata dopo aver scritto una lettera al suo capo, il Ceo di Yelp, Jeremy Stoppelman. La ragazza, racconta Buzzfeed, non riusciva più a vivere in modo decente, pativa la fame e spendeva più dei suoi guadagni per lavorare all’interno della multinazionale californiana. Ecco una parte della lettera diventata virale nel giro di poco tempo:
Non ho comprato generi alimentari da quando ho iniziato questo lavoro. Non perché sono pigra, ma perché mi sono portata dieci chili di riso prima di trasferirmi qui ed i miei pasti a casa (compreso quello che sto mangiando ora mentre scrivo) sono costituiti, in generale, da quello. Perché non posso permettermi di acquistare generi alimentari. Il pane è un lusso per me, anche se hai un intero frigo pieno all’ottavo piano. Ma non ci è permesso di prendere nulla da lì perché è per lavoro. Lavoro che io faccio, un sacco. Perché l’80 per cento del mio reddito finisce come saldo sul mio affitto. Non è ironico? Un dipendente della vostra app di delivery food, che vale 300 milioni di dollari, non può permettersi di comprare del cibo. Che deve essere un po’ ironico, vero?
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TALIA E LA NON-VITA DA DIPENDENTE YELP
L’unico cibo che Talia può permettersi è il riso. Anche se ha affittato un appartamento a 30 miglia di distanza dagli uffici (48 km circa), tra rata mensile e trasporto treno, vive sotto la soglia di povertà. Lavorando. Nella sua lettera Talia ha raccontato di come spesso beve litri d’acqua per sopportare i crampi della fame e risparmia non utilizzando il riscaldamento.
.@jeremys please let me earn a living wage. I promise I’ll watch all your vlogs. just let me be able to pay my rent.
— Lady Murderface (@itsa_talia) 19 Febbraio 2016
LA RISPOSTA DI YELP ALLA DIPENDENTE LICENZIATA
Dopo che la sua lettera è diventata virale la dipendente è stata licenziata nel giro di poche ore. Sommersa dalle polemiche la società Yelp ha risposto così al Business Insider:
Non commentiamo questioni personali. Tuttavia, siamo d’accordo su molti dei punti sollevati nel post della signorina Jane e abbiamo visto cosa significhi, tramite il suo racconto, vivere nella Bay Area. Ancora più importante è il suo importante esempio di libertà di parola. Siamo d’accordo sulle sue osservazioni circa gli alti costi della vita a San Francisco, per questo motivo, a dicembre, espanderemo il nostro team di assistenza clienti Eat24 nel nostro ufficio a Phoenix, dove i dipendenti riceveranno lo stesso salario.
Ed ecco qui la lunga risposta via Twitter del CEO Stoppelman:
1/5 Late last night I read Talia’s medium contribution and want to acknowledge her point that the cost of living in SF is far too high.
— Jeremy Stoppelman (@jeremys) 20 Febbraio 2016
Rimane un mistero il reale motivo di licenziamento di Talia Jane. Si parla di mancanza di rispetto delle norme seguite dai dipendenti ma finora la giovane non sembra aver ricevuto un chiarimento dalla sua azienda. La lettera di Talia è diventata talmente virale da scatenare una raccolta fondi on line su Go fund me. L’appello? Aiuta un dipendente di Yelp/Eat 24 a mangiare.
Ironico, no?
(foto via twitter Lady Murderface alias Talia Jane)