A regà bongiorno è il libro di Damiano Er Faina: lo abbiamo letto per voi
15/11/2016 di Giordano Giusti
Premio Strega scansate. Per i non romani, Premio Strega fatti da parte. È arrivato il libro di Damiano Er Faina e nulla sarà più lo stesso. Mondadori si è presa mister 725mila like e lo ha portato in libreria con A regà bongiorno: un capolavoro di 141 pagine, alla faccia delle 1294 di Albinati che c’ha appallato con La scuola cattolica e su Facebook manco ce sta. Un caleidoscopio di storie, aneddoti e insegnamenti del coattone del web che si è fatto largo sulle bacheche di tutta Italia a colpi di video. Lo scibile umano è passato per la cucina de Er Faina, ha subito prima il lancio dell’accendino e poi J’accuse per nulla populisti, per nulla volgari, per nulla sbraitati, da Temptation Island alla strage dei treni a Corato, dal rigore di Pellè agli Europei alla vittoria di Donald Trump. E ora tutta ‘sta bella robbba arriva a casa vostra in formato tascabile.
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DAMIANO ER FAINA LIBRO
Il mondo di Damiano Er Faina Coccia, classe 1988, professione netturbino, su Facebook da nemmeno due anni, è racchiuso in undici avvincenti capitoli. Incontriamo personaggi un po’ Ragazzi di vita e un po’ Non essere cattivo – come non citare Er Mentuccia, Er Barbaro, Er Zanzara, Venticello, Er Maiolica, Er Minni, Er Cicala – troviamo battute di buon gusto – «Sei tarmente sfigato che si te passa la morte vicino se gratta li cojoni» – lucide analisi politiche – «Quell’anno c’erano le elezioni e Er Bufalo c’aveva un gancio pe annà ad attaccà i manifesti de qualche maiale» – esegesi dell’articolo 1 della Costituzione – «Il lavoro è la causa de ste vite de merda che famo» – eleganti commenti sul gentil sesso – «Michelona mia, te vojo bene, ma fa qualcosa pe sta silhoutte, vestita de bianco pari un frigo!» – e profonde lezioni di vita – «Ormai facciamo le cose solo per postarle e condividerle, non ci accorgiamo che così ci perdiamo il momento che stiamo vivendo». Anche meglio di un’ Amaca di Michele Serra, Er Faina punta il dito, interroga le nostre coscienze e ci mette alle strette perché «c’hai ‘na paura della vita che te core appresso cor Maserati», perché «sei simpatico come er primo maggio de domenica». A regà bongiorno è da oggi il titolo immancabile nelle librerie degli italiani, più di Gomorra, più di uno a caso di Gramellini o di Elena Ferrante. Sì, cari lettori, con questo libro Damiano Coccia si inserisce definitivamente nel novero dei grandi, tra il Bagaglino e Beppe Grillo, tra i cinepanettoni scoreggioni e Matteo Salvini.
Natale deve ancora arrivare e avete già trovato il regalo perfetto per i vostri cari, a soli 15 euro. Che culo.