1993 – la serie: conferenza stampa con il cast e i creatori
12/05/2017 di Redazione
1993: ogni rivoluzione ha un prezzo. Le prime puntate pilota della serie Sky presentate alla conferenza stampa di oggi alla quale ha partecipato Stefano Accorsi e il resto del cast. Ecco di cosa si è parlato!
Le prime due puntate di 1993 serie sono senza dubbio accattivanti. Si parte con un’atmosfera che richiama il situazionismo e Diderot, si percorrono gli intrecci e le vite dei personaggi e si chiude con un’esplosione. Nessun dettaglio viene lasciato al caso e la presenza della città (Milano e Roma) che si fa protagonista e non solo scena è più forte che mai. Gli ospiti della giornata dedicata a 1993 sono stati il regista Giuseppe Gagliardi, il produttore Nils Hartmann, gli sceneggiatori e il cast: Stefano Accorsi, Antonio Gerardi, Miriam Leone, Guido Caprino, Domenico Diele e Tea Falco. Ognuno con un personaggio ben caratterizzato che permette di imprigionare gli occhi durante la visione, che siano vicende di uomini di politica o la vita di una diva infelice.
Di seguito le dichiarazioni dei protagonisti e creatori di 1993. Il video della conferenza a fine articolo!
Nils Hartmann: Ricordando Gomorra, anche questa serie è stata venduta all’estero, in oltre 100 paesi e racconta una parte d’Italia. Il format ci rende orgogliosi perché è stato creato da zero, a partire dal titolo che permette un continuo cambio. Essere alla seconda stagione significa che la serie stia andando bene.
Giuseppe Gagliardi: Seguire la black soul dei personaggi ci ha permesso un cambio stilistico che ha influenzato il cambio di costumi e la fotografia. In 1993 abbiamo usato tutti i codici e canoni del thriller, la camera racconterà l’inquietudine e l’incertezza dei personaggi.
La frase iniziale dedicata a Danton era solo una bella frase o c’è di più?
Stefano Sardo: Nella nostra testa c’è la rivoluzione francese, perché è stato utile come punto per impaginare. Sono quindi fondamentali tre tappe: rivoluzione, terrore e restaurazione. Il terrore nel 1993 è quello di un paese che non concepisce ciò che sta accadendo. Questo si traduce nel nostro romanzo pop nella crisi dei personaggi che hanno perso un punto d’orientamento.
Nessuna citazione o puntata riguardante il caso P2, perché?
Alessandro Fabbri: L’intenzione di inserimento della loggia massonica è reale e sarà presente nella serie. Non ora e non in questo momento. Non si è però sorvolata la questione evitando di parlarne.