Carrie Fisher: Il rapporto ufficiale sulla morte della Principessa Leia di Star Wars

Carrie Fisher ci ha lasciati il 27 dicembre 2016 all’età di 60 anni a causa di un malore in aereo, ecco le dichiarazioni ufficiali del medico legale.

L’ufficio dei medici legali di Los Angeles ha dichiarato ufficialmente che la tragica morte di Carrie Fisher, l’amatissima principessa Leia di Star Wars, è stata causata da un’apnea del sonno e da altri elementi sconosciuti. Il rapporto completo è pronto per essere rilasciato lunedì, ma formalmente ci sarà scritto che la causa della morte di Carrie Fisher è indeterminata, almeno così ha affermato il medico. La morte di Carrie Fisher è avvenuta il 27 dicembre 2016, diversi giorni dopo avere avuto un infarto sul volo da Londra a Los Angeles e 1 giorno prima della morte di sua madre, Debbie Reynolds. Carrie Fisher aveva 60 anni e secondo la relazione del medico ha avuto un’apnea nel sonno e un indurimento delle arterie, ma questi fattori da soli non possono essere stati la causa della morte immediata.
carrie fisher
Sostenitrice della ricerca medica per i progressi nel campo della salute mentale, Carrie Fisher è stata un’ispirazione per molte persone che lottano contro i disturbi psichici e spesso ha parlato in pubblico della sua malattia. Carrie Fisher era affetta da sindrome bipolare ed assumeva diversi farmaci per contrastare il problema, la sua vita è stata anche d’ispirazione per il romanzo poi divenuto film con protagonista Meryl Streep “Cartoline dall’Inferno”. Non sorprende, infatti, che siano stati trovati diversi farmaci nel suo organismo, ma gli investigatori hanno concluso che nessun medicinale presente era stato la causa dell’attacco cardiaco.
La figlia di Carrie Fisher, Billie Lourd, ha rilasciato una dichiarazione molto emozionante, ma anche incoraggiante al Los Angeles Times:

“Mia madre ha combattuto la tossicodipendenza e la malattia mentale per tutta la sua vita. Alla fine è morta. Era intenzionata ad eliminare la disapprovazione sociale riguardo questi due disturbi. Ha parlato della vergogna che tormenta le persone e le loro famiglie che affrontano questi problemi, conosco mia madre, so che vorrebbe che la sua morte avesse un senso e incoraggiasse le persone a lottare per ciò in cui si crede. Cercare aiuto, lottare per ottenere finanziamenti governativi per i programmi di salute mentale e condannare la vergogna e i tabù sociali in quanto nemici del progresso che non porteranno ad una cura. Ti amo Momby.”

Carrie Fisher aveva completato tutte le riprese per Star Wars: Gli Ultimi Jedi (le ultime news sul film) nel quale avrà un ruolo significativo (ha anche lavorato sulla sceneggiatura), ma non è chiaro come Lucasfilm gestirà la sua presenza nell’ episodio IX.  Carrie Fisher era una leggenda di Star Wars da viva e lo è ancor più ora che è morta, ma oltre ad essere la principessa Leia era anche una scrittrice di talento e donna fortemente impegnata nell’ambito sociale. È così che tutti i fan di Star Wars che si commuovono ancora oggi pensando a Carrie Fisher vogliono ricordarla.

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