Chicago Fire 5×22 – Recensione: il mai una gioia vince sempre

Il finale di stagione di Chicago Fire 5 è andato in onda. Un misto tra paura, ansia, tristezza, questo quello che ci ha regalato Dick Wolf per l’ultimo episodio dello show. Con quella domanda che vaga per la mente: chi si salverà?

Ansia, paura, tristezza per ciò che è accaduto tra Mouch e Cruz e che, forse, non potrà più essere recuperato. Un mare di lacrime, fazzoletti che ancora volano per la casa e la disperazione fatta persona. Eccolo il mio ritratto dopo aver visto quest’ultimo episodio di Chicago Fire. Non sto qui a dirvi cosa provo invece al solo pensiero che dovranno passare circa quattro mesi prima di scoprire chi è uscito vivo da quel maledetto incendio, quello che molto probabilmente ci porterà via proprio il nostro Mouch.
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Hermann è rimasto accanto a Mouch nel corso di questo episodio di Chicago Fire, ha aiutato un bambino a realizzare un sogno, è stato ancora una volta la colonna portante di questa Caserma, quell’uomo di cui non potremmo fare a meno, non facciamo scherzi Dick.
E attraverso Hermann, arriviamo a loro, Mouch e Cruz. Ho odiato, letteralmente e fisicamente, il comportamento di Cruz nel corso di tutto l’episodio di Chicago Fire. Avrei voluto prenderlo a schiaffi, e il momento in cui la rabbia è stata incontrollabile è arrivato al Molly, mentre Joe continuava ad ingurgitare alcool senza pensare che il suo amico stava cadendo a pezzi, senza rendersi conto che Mouch aveva fatto il possibile, senza ricordarsi per un solo istante chi è Mouch, e cosa rappresenta in quella Caserma.
Ma il momento è arrivato, negli ultimi minuti di questo episodio di Chicago Fire, quando Mouch è stato colpito da infarto dopo aver confessato solo ad Hermann che quello sarebbe stato il suo ultimo turno. Joe ha parlato, si è scusato, tutto ciò che voleva era vedere il viso di Mouch, il suo sorriso, sentire le sue battute. E il solo pensiero che questo non accadrà più, mi spezza il cuore. La vita è troppo breve, quanta verità, quanta realtà nelle parole di Matt, parole che spesso dimentichiamo fino a quando non è troppo tardi.
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Mouch ce la farà? Ho paura che non sarà così, ho paura che dovremo dire addio anche a lui, ho paura che quel fuoco lo abbia inghiottito e che tutto ciò che avremo saranno i ricordi di quei momenti indimenticabili. Il cuore mi si è appena spezzato una seconda volta. Non lasciarci Mouch…
E tra le fiamme, in quel fuoco che continuava a divampare, anche Kelly, Stella, Hermann, Otis, Matt… Casey ha parlato con Gabby negli ultimi secondi, voleva solo dirle quanto ha amato ogni più piccola parte di lei, quel miracolo che è arrivato nella sua vita e l’ha cambiata. “Ricordati di noi felici” sono le parole che continuano a vagare nella testa, sono quelle che non avrei mai voluto sentire, non da Matt, non da questo personaggio che ho imparato ad amare e senza il quale non riesco a pensare ad un’altra stagione di Chicago Fire.
Le lacrime di Gabby sono le mie, le nostre. Il dolore di Gabby è ciò che continuerà a vivere dentro di noi fino a quando Matt non tornerà al suo fianco. Perché è così che dovrà andare. Non esiste Chicago Fire senza Matt Casey e Kelly Severide.
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La verità ragazzi? In questo episodio ho capito che Dick Wolf e Shonda Rhimes hanno ormai lo stesso spacciatore, cambiatelo una volta per tutte. Abbiamo fatto fuori mezzo ospedale di Seattle, adesso Dick vuole far fuori mezza Caserma dei pompieri di Chicago? No, no e ancora no.
Le parole di Matt e la parole di Joe sono state un colpo al cuore. Non riuscivo a trattenere le lacrime, non riuscivo a non sentire dolore mentre la paura di perdere anche un singolo personaggio continua ad essere parte di me ancora adesso. Ho amato ogni secondo di questo episodio pervaso di ansia e tristezza. Ansia per ciò che sapevo sarebbe accaduto di lì a poco, e tristezza per quella rabbia che non ci permette di ricordare che la vita è troppo breve. Passiamo troppo tempo ad arrabbiarci, a fossilizzarci su chi ci ha fatto soffrire, su tutto ciò che sembra essere importante. Matt avrebbe solo voluto avere più tempo. Mouch voleva solo tornare accanto alla sua Trudy.
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E poi ci sono loro, Stella, Otis, Hermann, Kelly. Ma loro ce la faranno, ce la fanno sempre, vero? Non riesco a rispondere a questa domanda senza pensare che nella prossima stagione di Chicago Fire dovremo dire addio a qualcuno. L’ambulanza è stata dedicata a Shay, forse dobbiamo prepararci a leggere un nuovo nome su uno dei camion della Caserma 51.
E adesso? Il silenzio nel ricordo della parole di Matt, di Joe, delle lacrime di Gabby, Brett, Boden. E quella speranza che resterà ancora e sempre accesa, che tutti i membri della Caserma 51 facciano ritorno a casa.
Grazie per questi mesi insieme, grazie per avermi letta, noi ci ritroviamo alla prossima stagione.
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