Chicago PD 4×12 – Recensione: Partner…

Un nuovo episodio di “Chicago PD 4” è andato in onda, ancora emozioni forti, ancora rabbia. Hank Voight è cresciuto, Kenny sta trovando il suo posto e Alvin Olisny è stato semplicemente… Alvin Olinsky. 

Un altro episodio di “Chicago PD 4” che mi ha tenuta con gli occhi incollati allo schermo. Due ragazzi di colore accusati di omicidio, Alvin che cerca di indurire Kim, la crescita di Hank Voight, quel cambiamento necessario e dettato anche da quel dolore profondo legato al ricordo di Justin. E ancora un sorriso regalato da Kevin Atwater e a quelle parole finali.
Ma partiamo da lui, da Hank Voight. La sua crescita è qualcosa che continua ad arricchire lo show, che mi emoziona ogni giorno. E’ diverso, è cambiato, è cresciuto accanto ad Antonio e grazie a lui (quanto ci manchi), ad Erin, a Jay, a tutti coloro che sono diventati parte della sua famiglia. Non ha reagito Hank Voight in questo episodio di “Chicago PD“, non subito almeno. Ma quella spalla doveva fare un male cane, ed è sempre bello rivedere ogni tanto il buon vecchio sergente.

E soffermiamoci un momento su Alvin Olisnky e Kim Burgess. Al sta cercando di indurirla, di farla diventare parte della squadra, e anche se non sono sempre d’accordo con i suoi metodi, non posso negare che la presenza di Olinsky accanto a Kim sia un bene. Adam è diventato un ottimo detective anche grazie a lui, sarà così anche per Kim. E quel momento finale, quelle poche parole, “grazie partner“. Era tutto ciò che aspettavo di sentire sin dal primo giorni. Eccolo Alvin Olinsky, sotto la superficie c’è un grande uomo.

Devo farlo, non posso chiudere questa recensione senza dedicare un momento a Kevin Atwater che, in questi ultimi episodi, sembra essersi accollato la responsabilità di farmi sorridere. E posso dirvi che ci sta riuscendo alla grande. La prima scena, lui ed Erin, quella battuta che Lindsay conosceva, lo sguardo imbarazzato e forse anche un po’ terrorizzato di Kevin. Un personaggio che ha trovato il suo spazio, che diverte e sa emozionare. Kevin Atwater uno di noi!!!

Kenny Rixton mi ricorda Hank Voight quando lo abbiamo conosciuto. Forte, testardo, pronto a distruggere tutto pur di ottenere giustizia, pronto anche a dei compromessi con Chicago e chi la vive, perché è così che si difendono le strade di questa città. Mi piace, e non poco. Sento la mancanza di Adam e Antonio, ma questo ragazzo sta riempiendo quel vuoto alla grande. Ma ricorda Kenny, nessuno mente ad Hank Voight.
Ho amato questo episodio, la storia che è stata trattata, i nostri detective, la calma di Hank in un momento difficile e le parole di Kevin. Il suo sorriso e la speranza che un giorno le persone nere non dovranno scappare, seppur innocenti, solo a causa del colore della loro pelle. Brividi lunga la pelle grazie a quella verità, amara, che i detective dell’Intelligence ci hanno mostrato anche questa volta. Quindi, grazie ancora Chicago PD.

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