Emma Watson per Vanity Fair: la sua vita da Harry Potter a Belle


Recentemente l’attrice è riuscita a trovare il coraggio di dire di no ai fan che le chiedevano i selfie:

“Per me marca la differenza tra l’essere capace di avere una vita o meno. Se qualcuno prende una fotografia di me e la posta, entro due secondi hanno creato un segno di dove sono esattamente entro 10 metri. Possono vedere cosa indosso e con chi sono. Non posso fornire questi dati. Dico: ‘Posso stare qui e rispondere a ogni domanda su Harry Potter che hai da farmi, ma non posso fare una foto’.”

Emma Watson è profondamente consapevole del fatto che Harry Potter non sia una saga qualunque, ma ha cambiato la vita a molte persone.

“Ho incontrato dei fan che hanno la mia faccia tatuata nel loro corpo. Ho incontrato persone che usano i libri di Harry Potter per trovare la forza di affrontare il cancro. Non so come spiegarlo, ma il fenomeno di Harry Potter è qualcosa che va oltre. Rasenta l’ossessione. Una cosa importante che ho dovuto accettare è che non è una situazione nella media. La gente mi dirà ‘Hai parlato con Jodie Foster o Natalie Portman? Loro avrebbero dei buoni consigli per te su come crescere sotto i riflettori’. Non sto dicendo che per loro fosse facile, ma con i social media è una cosa completamente diversa. Hanno detto entrambe che la tecnologia ha cambiato il gioco.”

Emma Watson
Spiega perché si rifiuta di parlare del suo ragazzo nelle interviste:

“Voglio essere sincera: non posso parlare del mio ragazzo in un’intervista e dopo aspettarmi che le persone non prendano le foto di me che cammino fuori di casa. Non si possono avere entrambe le cose. Ho scoperto che a Hollywood con chi esci diventa fortemente legato alla promozione dei tuoi film e diventa una parte della tua performance. Io detesto l’idea che chiunque mi sia vicino si senta parte di uno show.”

Dopo Harry Potter Emma ha evitato di fare film con grandi Budget concentrandosi su opere cinematografiche “minori”, come Noi siamo Infinito o The Bling Ring. rifiutando ruoli come quello che poi è andato a Emma Stone, la vincitrice dell’Oscar come Miglior Attrice Protagonista per La La Land. Ecco perché:

“Ci sono stati momenti difficili nella mia carriera in cui ho avuto un agente o un produttore cinematografico che mi diceva ‘Stai facendo un grosso errore’. Ma qual è lo scopo di ottenere grande successo se ti senti come se stessi perdendo la testa? Ho dovuto dire ‘Gente, ho bisogno di tornare a scuola’ oppure ‘Ho solo bisogno di tornare a casa e uscire con i miei gatti’. La gente mi guardava e pensava ‘Ma è pazza?’ In realtà è il contrario.

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