John Wick 2: la recensione, Keanu Reeves vs Riccardo Scamarcio

Torna Keanu Reeves nei panni di John Wick. In John  Wick 2 si dovrà confrontare con un temibile Riccardo Scamarcio e tutta l’organizzazione del misterioso Continental.

 
Nel primo episodio, di quella che ormai possiamo considerare una nuova saga Keanu Reeves nei panni di John Wick, un ex killer, subiva il furto della sua Mustang del 1969 e l”uccisione di un cucciolo di Beagle, ricevuto in regalo dalla moglie morta da pochi mesi a causa di un male incurabile,  ad opera di gruppo di malviventi appartenenti ad un ramo della mafia russa,  facendo inevitabilmente risvegliare in lui una incredibile ferocia e voglia di vendetta.
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La prima pellicola era stava davvero una scoperta per un Reeves decisamente in gran forma e la nascita di un personaggio inarrestabile, per una film di pura azione diretto da Chad Stahelski .  In John Wick 2  torna alla regia sempre   Stahelski confermando parte della troupe, ma se John riesce  a far “pace” con il gruppo della mafia russa,  questa volta il ritorno di un mafioso italiano a cui deve un favore, sarà la nuova scintilla per farlo scatenare. Mafioso che risponde al nome di Santino D’Antonio, un ruolo ricoperto dal nostro Riccardo Scamarcio in modo inappuntabile, cui John Wick per rispetto del patto di sangue, si trova suo malgrado a dover soddisfare la sua richiesta di uccidere la potente sorella Gianna, divenuta da poco capo del ramo italiano della Camorra, una splendida Claudia Gerini, che seppure appaia in poche scene lascia decisamente il segno.
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Di conseguenza questo nuovo episodio, sopratutto per gli abitanti di Roma (che hanno bersagliato di selfie il povero Reeves durante le riprese del film) ha un sapore molto particolare, ma se in parte ricalca le orme del primo del film, decisamente non delude chi cerca un certo tipo di cinema d’evasione.Lo scontro inevitabile con Riccardo Scamarcio,  nel ruolo di perfetto doppiogiochista, anche un pò psicopatico, che assume John come sicario per poi scaricarlo a sua volta e dargli la caccia ci porta all’interno di una incredibile sequela di scontri armati e all’arma bianca a Roma e in seguito nella grande Mela di New York
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La regia di Chad Stahelski, a cui con orgoglio possiamo aggiungere il grande lavoro delle nostre maestranze nelle scene romane, a dimostrazione che non abbiamo nulla da farci insegnare dagli americani, anzi ! Ci fa tornare ai bei tempi dei polizieschi della Roma a mano armata, ed anche lo splendido cameo di Franco Nero, un’anziano killer ormai a riposo che aiuta John ci riporta ad un genere prima sbeffeggiato dai critici nostrani, per poi essere riscoperto e idolatrato solo perché un regista come Tarantino ha semplicemente detto la verità: ovvero che i registi dell’epoca assieme a stunt man e maestranze hanno insegnato il mestiere, e lo fanno ancora, attraverso i loro film nelle scuole di cinema del nord America.
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Messa da parte la doverosa parentesi per ricordare e consigliare ai più giovani di riscoprire il nostro cinema poliziesco, torniamo alla incredibile violenza intrinseca della pellicola (sfidiamo gli spettatori a tenere conto delle uccisioni di John Wick) che tuttavia è  perfettamente “bilanciata”, perfino nei suoi eccessi riesce ad essere credibile. Nel cast ritroveremo John Leguizamo che torna nei  panni del meccanico Aurelio,  Ruby Rose (Orange is the New Black,Resident Evil: Final Chapter),  nella parte di una implacabile  killer muta al servizio di Santino , l’onnipresente  Laurence  Fishburne nell’originale ruolo di capeggiare barboni killer che controllano la città di  New York, elemento che contribuirà a farvi guardare con occhi molto diversi i senza tetto che incontrate nelle vostre città.
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Nota a parte per Common il noto rapper, ( che ricordiamo nella serie tv Hell on Wheels e nel film Selma ) nel ruolo di Cassian, fedele e innamorata guardia del corpo di Gianna, che si  lancerà in una resa dei conti finale con John Wick.
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Senza cercare di anticiparvi troppo , possiamo solo concludere che la pellicola, seppur  come tutti i sequel risulta leggermente  inferiore al suo precedessore, soddisfa appieno tutti gli elementi che hanno fatto di John Wick un grande successo,  e se volete divertirvi ancora di più vi consigliamo vivamente il film in lingua originale, ove possibile, per godere dell’ottimo inglese del nostro Scamarcio e del buon italiano di Reeves.
Ultima nota  per chi si  chiede se ci sarà un probabile terzo capitolo, visto che abbiamo parlato di una saga, possiamo quasi confermarlo, e onestamente chi vi scrive già agogna di vedere  un duello con l’anziano Django- Franco Nero  vs  John Wick- Keanu Reeves.
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