La Mummia: John Landis condanna il Dark Universe della Universal Pictures
19/06/2017 di Redazione
La Mummia è l’ultimo film di Universal Pictures appartenente al Dark Universe e nonostante il discreto risultato ottenuto al botteghino, il regista John Landis si scaglia contro la casa di produzione.
Il regista John Landis si scaglia contro la Universal Pictures affermando che il nuovo Dark Universe non sta rispettando nel giusto modo i mostri cinematografici degli anni passati, con particolare riferimento al film La Mummia. Landis, ovviamente, è da anni protagonista a Hollywood, dirigendo film classici come Animal House, The Blues Brothers e Un Lupo Mannaro Americano a Londra.
Fu anche regista per la versione estesa del video musicale Thriller di Michael Jackson e autore di tutto rispetto di film horror ad Hollywood. Landis è un esperto a tutto tondo e ha voluto far sapere alla Universal consa pensa del suo Dark Universe.
In un intervista rilasciata a “Entertainment”, Landis si è scagliato contro l’universo di mostri della casa di produzione, in primo luogo sottolineando che “essi non sono di certo frutto di una nuova idea.”
Il Dark Universe, ovviamente si è ufficialmente rilanciato questo mese con il reboot de La Mummia, con la star Tom Cruise nei panni del soldato di fortuna maledetto da una principessa mummificata (Sofia Boutella) dopo la scoperta del suo sarcofago risalente ad oltre 5000 anni fa. Russell Crowe è protagonista del film insieme a Tom Cruise nella parte di Dr Jekyll/ Mr. Hyde, capo del Prodigium , un’organizzazione segreta.
Diretto dal regista Alex Kurtzman, la mummia non solo si ispira al film del 1932 con il protagonista Boris Karloff, ma approfitta dell’esperienza di Tom Cruise come action-man.
Il problema di Landis con La Mummia sembra che il film non dovrebbe contenere così tante stelle del cinema, ma la mummia dovrebbe essere essa stessa la star del film. I film come Frankestein, Dracula e La Mummia in passato hanno creato star come Boris Karloff e Bela Lugosi e non viceversa. Landis Afferma:
“Sta succedendo che la Universal oggi è disponibile a spendere cifre astronomiche come 150, 200 milioni di dollari, ma ha comunque paura di rischiare. Se fai un film sulla mummia, perché ti servono star come Tom Cruise e Russel Crowe?! Appena annunci che Cruise è nel cast, tutti sapranno già che non sarà un film horror, ma il TomCruiseshow.”
Non resta altro da fare che sperare in un cambio di rotta da parte della Universal Picures, magari ad iniziare dal film The Bride of Frankestein (interpretato da Javier Bardem come Frankestein ) previso per il 2019. Sarà interessante vedere anche le altre uscite sempre legate al Dark Universe, che per il momento includono Johnny Depp in The Invisible Man. Speriamo che almeno uno dei prossimi titoli venga affidato a Landis.
Share this article