Maker Faire 2017: il futuro è pieno di speranza

Maker Faire 2017, grande successo per l’edizione europea che si tiene a Roma presso la Fiera fino al 3 dicembre, tantissime novità progetti incredibili e tanta speranza per un evento che ci porta nel futuro.

 
Maker Faire 2017, tanti progetti piccoli e grandi alcuni curiosi, alcuni forse inutili altri fondamentali.
La prima cosa che si respira all’interno dei padiglioni della Fiera di Roma, mai così pieni, non è  solo il divertimento di mostrare, illustrare la propria idea, le medaglie già vinte per l’innovazione, ma  la speranza. Si con questa parola come il primo capitolo di Star Wars che recitava Una Nuova Speranza, potremmo sintetizzare questa edizione del Maker Faire 2017. Speranza perché l’innovazione tecnologica sotto la spinta di tanti ricercatori e perfino studenti liceali va avanti a velocità incredibile. A molti visitatori  potrà essere sembrato parlando con i makers  di stare dentro una puntata di Big Bang Theory, la pura verità , perché alcune idee geniali si trovano dentro questa fiera, alcune perfino banali, ma del resto voi ci avreste mai  pensato a realizzarle?
 

Artkb ha presentato un interessante cuffia per parlare in open space senza essere ascoltati e disturbare. Un prodotto ideale per chi ama parlare al cellulare ovunque come in treno, cinema e bus , decisamente destinato all’Italia.
Sintetizzare è quasi impossibile per chi vi scrive se non una breve carrellata dei progetti  con foto di alcuni progetti che ci hanno colpito di più, con la promessa di tornare con molti articoli per approfondire.  Da sottolineare un’aspetto di come tantissimi si siano lanciati nella ricerca per persone affette da disabilità molto gravi, la testimonianza dello stand Adam’s  Hand del Bionit Labs che hanno realizzato una protesi mioelettrica della mano rivolta a chi ha subito un’amputazione a seguito di un evento traumatico o a chi nasce senza arto a causa di patologie congenite è esemplare.
Al loro  terzo anno di partecipazione ci hanno raccontato di  incontrare sempre una famiglia con una bambina con gravi disabilità che venivano puntualmente per vedere le novità che potevano aiutare la figlia, se poi caggiungiamo i ragazzi che hanno progettato una  sistema per muovere una sedia a rotelle solo con il movimento degli occhi, ben più prestante di quella di Stephen Hawking, sulla spinta di un loro amico che ha avuto un grave incidente e ora si trova su una di queste, decisamente la dice lunga .

Se siete stufi dei discorsi dei politici o di chi “comici” che raccontano che le stampanti 3D cambieranno il mondo, bene la risposta è qui !  E’ vero le stampanti 3d cambieranno il mondo in meglio, ma soprattutto lo faranno tutte le persone che da tutto il mondo con le loro idee condivise in open share  ci stanno dimostrando che un’altro futuro è possibile e che realizzarlo costa davvero poco, anzi basta solo volerlo.

I ragazzi della scuola di Pescara in collaborazione con i carabinieri artificieri di Chieti hanno migliorato il progetto di robot con altro piccolo robot comandato a distanza per controllare la presenza di ordigni sotto le auto. Costo dell’apparecchio poco più di 1000 euro… solo la batteria di uno dei robot artificieri in dotazione ai Carabinieri costa 3000 euro per fare un esempio.

 
Le stampanti 3d fanno tutto, anche un bel modellino dell’Alkadia di Capitan Harlock , che era giustamente fuggito dall’umanità imbelle, solo per tornarla a difenderla dall’invasione delle Mazoniane.

Molti prodotti già in commercio , e questo in tempi di fake news decisamente utile, attendiamo quello che per riconoscere le fake news dei politici….

L’orto fatto in casa realizzato dai ragazzi dell’Università Tor Vergata di Roma, che con ostinazione ci hanno detto di voler realizzare tutti i progetti nel nostro paese e non fuggire all’estero, decisamente un esempio di coraggio e virtù per un idea semplicemente geniale e funzionale.

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