Miriam Leone parla dei fidanzati gelosi per Non Uccidere e 1993

Miriam Leone è la protagonista della fiction “Non Uccidere 2”, ma anche del successo 1993 appena andato in  onda su Sky Atlantic e ha deciso di svelare ai suoi fan alcuni segreti della sua vita privata.

Miriam Leone è la protagonista della seconda stagione di “Non Uccidere, disponibile in streaming su Raiplay e dal 12 giugno in onda in prima sera su Rai2. La splendida Miriam Leone è conosciuta per il suo ruolo dell’ispettore Valeria Ferro nello show e in queste ore ha rivelato degli aneddoti sulla sua vita privata. L’ex Miss Italia, che sognava di sposare Piero Angela, racconta a La Repubblica la sua ascesa nel mondo del cinema e sul piccolo schermo. L’abbiamo vista nei panni della cinica Veronica in “1992, così come nel sequel “1993” (leggi la  nostra recensione sul finale di stagione con Miriam Leone).

Non Uccidere

Miriam Leone Vs Veronica e Valeria | Quali sono le differenze?

L’attrice e Veronica hanno a tutti gli effetti qualche punto in comune, ma allo stesso tempo sono distanti: “Non ho costruito la mia carriera sulla bellezza, per me conta altro”. Riferendosi ai due personaggi che le sono stati affidati, Miriam Leone ha fatto inoltre qualche piccola confessione.

“Devo tantissimo a questa doppia V della mia vita, grazie a Veronica e a Valeria posso uscire da me stessa, trasformarmi e toccare corde diverse” – racconta Miriam Leone- “Veronica ha una fisicità esibita, rotonda, spudorata. La sfrontatezza mi diverte. Io scelgo altre strade anche nel gioco della seduzione. Lei è cinica, e il cinismo non mi appartiene. Se giudichi un personaggio del genere è difficile interpretarlo. Valeria invece è chiusa, è come se da adolescente si fosse messa il busto; è stato liberatorio interpretarla perché mi sono tenuta le occhiaie, mi pettinavo i capelli come venivano e spesso me li sporcavano. È una donna vera, contemporanea, si ammazza di lavoro, non le interessa sedurre. Non ha nessuna volontà di compiacere l’altro, va dritta per la sua strada. Se una è una pantera, l’altra è un lupo solitario”.

Miriam Leone si racconta | Il suo rapporto con la bellezza

Miriam Leone proviene dalla Sicilia, ha ricevuto un’educazione tipica di una famiglia tradizionale, figlia di un padre professore nato prima del ’68 e di una madre cresciuta dopo il ’68. Prima di diventare l’attrice che ammiriamo oggi, la ragazza siciliana ha vissuto un’evoluzione grazie ad una serie di tappe. Definendosi una ragazza curiosa, né pantera né lupo, la Leone confessa infatti che nonostante sia Veronica (“1992”) che Valeria (“Non Uccidere”) facciano parte della sua vita, nessuna delle due si accosta alla sua reale personalità. E la bellezza che ruolo ha avuto nella sua vita? Ecco cosa ha detto sull’argomento la bella attrice:

“Ho costruito su altro, nel mio mazzo di carte quella dell’aspetto è stata l’ultima che ho giocato. Una persona si forma anche sulla scala di valori che ha: se la bellezza è al primo posto agirà di conseguenza”.

Miriam Leone si racconta | Un’infanzia sui libri

Parlando poi più approfonditamente della sua vita privata, Miriam Leone ha raccontato della sua infanzia, dei suoi genitori e, soprattutto, ha svelato chi sognava di sposare da bambina:

“Ho studiato tanto, ero il classico topo da biblioteca […] Mi porto le radici antiche con un carattere ribelle. Ho fatto di testa mia, sono sempre partita col pensiero del nostos, il ritorno. Un misto perfetto dei miei genitori. Mamma era giovanissima quando sono nata, ha uno spirito libero, artistico, come me. Siamo cresciute insieme. Papà mi ha sempre messo alla prova, mi regalava i libri e io leggevo tutto, per essere all’altezza. Ma per prima cosa dovevo dimostrare qualcosa a me stessa, fin da bambina. Mi mettevo un velo in testa – continua Miriam Leone – e facevo gli spettacoli da sola, declamando i libri. Il mio sogno era sposare Piero Angela, perché sapeva tutto”.

Inoltre, Miriam Leone confessa di odiare le gatte morte, definendo se stessa una “gatta vivissima”.

Miriam Leone si racconta | Le scene di nudo

Proseguendo nel racconto della sua vita e della sua carriera, Miriam Leone arriva inevitabilmente a parlare delle scene intime che ogni attore e/o attrice – almeno una volta nel corso della loro scalata verso il successo – si vedono costretti a girare. Scene sicuramente imbarazzanti, per alcuni più per altri meno. Ma cosa ne pensa l’attrice siciliana?

“Piacere non fa, papà ed ex fidanzati non l’hanno presa bene. I miei ex hanno reagito quasi peggio di mio padre. Avevo paura di sbagliare ma la serie – spiega la Leone  riferendosi a “1992” –  era scritta benissimo. Sentivo la necessità di fare quel salto. Come lanciarsi da uno scoglio altissimo, essendo catanese sono cresciuta alla scogliera, la prova di coraggio è tuffarsi dai faraglioni di Acitrezza. Bello e pericoloso”.

Miriam Leone | Da 1992 a Non Uccidere, dove la rivedremo?

In “1992” il ruolo di Miriam Leone è quello di Veronica Castello, un’aspirante showgirl che lavora in una piccola emittente televisiva milanese. Una ragazza disposta a tutto pur di diventare una star della TV nazionale ed inoltre amante di Michele Mainaghi, ricco e potente imprenditore della sanità. Il magnate tuttavia viene travolto dall’inchiesta Mani pulite e si suicida. Il personaggio della Leone si  allora prima al pubblicitario Leonardo Notte (Stefano Accorsi), che conosce da tempo e dal quale è sinceramente attratta, che però la liquida ben presto, ed in seguito a Pietro Bosco (Guido Caprino), neo-parlamentare leghista, con il quale inizia una convivenza, a patto che l’uomo l’aiuti ad ottenere un posto in Rai.
L’appuntamento con Miriam Leone è per il 12 giugno in prima serata su Rai 2 con le nuove puntate di Non Uccidere. Non perdere le anticipazioni del primo episodio!

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