Il commissario Montalbano, il recap de La piramide di fango

La trama dell’episodio numero quattro de Il commissario Montalbano.

Quarto appuntamento con Il commissario Montalbano, il secondo della serie di repliche in onda da lunedì scorso. Per i fan di Camilleri sarà ancora una volta un déjà-vu: l’episodio La piramide di fango è difatti liberamente tratto dall’omonimo romanzo del 2014. Un caso di stretta attualità, per certi versi, fatto di omicidi, intrighi e burocrazia intrecciati in una fitta ragnatela.
In una serata piovosa, un uomo in déshabillé si dirige in tutta fretta verso un cantiere. L’uomo è gravemente ferito e, ormai allo stremo delle forze, trova rifugio nella grossa tubatura della condotta in costruzione.
Rinvenuto il cadavere, le indagini hanno inizio con l’identificazione del corpo da parte della scientifica. Si tratta di Gerlando Nicotra, giovane contabile per la stessa impresa edile proprietaria di molti appalti in quella zona. Già rea di numerose irregolarità e illeciti, l’attività impiegava tra gli altri Saverio Piscopo, muratore e confidente della cronista interpretata da Teresa Mannino. È proprio Lucia Gambardella – questo il nome della coraggiosa giornalista – ad avanzare una sua personale indagine in materia di accordi politica-criminalità nel fangoso ambito dell’edilizia. Non mancano nemmeno le incursioni mafiose, atte a costruire una gigantesca falsa pista che vorrebbe la vittima al centro di una mera storia di “corna”.
Il Nicotra era infatti sposato con una bellissima ragazza tedesca, Inge, non rintracciabile e quasi certamente fuggita. Rinvenuti in casa anche indizi sull’ipotetica convivenza con un terzo uomo anziano, forse un latitante, che giorno e notte indossava un paio di guanti allo scopo di non lasciar traccia di sé. E ancora false prove, false confessioni, depistaggi: a Montalbano il compito di disseppellire la verità che giace sotto una piramide – come tale, gerarchica – fatta di fango e malaffare.

Share this article