Noi e la giulia: 10 curiosità sul film con Luca Argentero e Claudio Amendola

Dal Romanzo al film

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Noi e la Giulia è il mio terzo film daregista e avevo voglia di raccontare una storia con un tema sociale sensibile, volevo affrontare un argomento “importante”. L’occasione è venuta traendo la sceneggiatura dal formidabile libro di Fabio Bartolomei Giulia 1300 e altri miracoli.

La grande sfida è stata  quella di raccontare temi così seri con la lente della commedia. Riuscire a divertire, senza togliere gravità a quella che è forse la maggior piaga sociale di questo tempo. Una storia dei nostri giorni. Una storia di resistenza civile. E inoltre, tema non secondario, raccontare un passaggio generazionale dei quaranta-cinquantenni nel nostro paese.

Siamo la generazione del Piano B. Lavorare in questo paese fa così schifo che quando allo schifo per il lavoro si aggiunge quello per la città cominci ad elaborare il tuo piano B. A 20 anni era il chiringuito sulla spiaggia. A 40, quasi sempre, si tratta di un agriturismo”.

Sono le parole di Diego (Luca Argentero) , il protagonista del film. E questo è ciò che pensa ogni quarantenne in crisi con la propria vita. L’idea di andare via dalla città, per una vita più sana, con più tempo a disposizione per se stessi… Cosa succede, però, se fra te e il tuo piccolo sogno di una vita più sana e più serena si frappone un altro sfigato che però di mestiere fa il camorrista? Succede che cinque ‘falliti’ si mettono a lottare come possono per loro ma anche per tutti noi. Lotta, sogni, amicizia, amore, ideali vivi, ideali persi, fallimenti, colpi di genio e soprattutto altri miracoli…

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