Pretty Woman: 10 curiosità sul film con Julia Roberts e Richard Gere

Una storia “oscura, orribile e deprimente”

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Così definì il raconto originale Julia Roberts, protagonista del film; per fortuna che la storia venne adattata, non senza innumerevoli difficoltà infatti:
Inizialmente, il film avrebbe dovuto chiamarsi $3000, riferendosi al prezzo che il milionario, interpretato da Richard Gere, paga per i servizi della prostituta (Julia Roberts) nel corso di una settimana.
E lo script era tutt’altro rispetto a quello che poi abbiamo visto nei cinema. Nello script originale, l’opera di J. F. Lawton, il personaggio della Roberts e cioè la prostituta Vivian Ward, avrebbe dovuto essere una rude e irascibile tossicodipendente. Lo stesso doveva essere con Richard Gere, l’elegante milionario Edward Lewis, un uomo e lunatico bello ma orribile, troppo lontano principe azzurro presente nel film. Proprio la Roberts descrive lo script originale come “molto buio e deprimente” e aggiunge: ” è una terribile storia di due persone orribili e il mio personaggio una tossicodipendente, imbronciata, sboccata, insomma una cagna maleducata che ha avuto una esperienza di una settimana con un lunatico e uomo rude, ma molto ricco e bello. Era una storia brutta e raccapricciante “.
Per ovviare a tutti i difetti del testo e alla sua incongruenza con certi stilemi di Hollywood e con i gusti del pubblico, il film dovette essere riscritto ben sei volte prima di arrivare alla versione definitiva, che è quella che poi vediamo sul grande schermo. Questo punto di vista, molto più realistico di quanto accade di solito tra un uomo ricco e una prostituta, fu stravolto dalla Touchstone Pictures, di proprietà della Disney, una volta acquisito il progetto. Lo script ha attraversato sei riscritture prima di diventare la fiaba in cui i due protagonisti “vissero felici e contenti”, che ha permesso a Julia Roberts di diventare una delle attrici più conosciute del pianeta.
Così, dopo aver eseguito due riscritture della sceneggiatura, e rifiutandosi di fornire il finale buonisyta così come voleva la Touchstone, Lawton è stato licenziato e si è assunto un altro scrittore, Stephen Metcalfe, ingaggiato per redigere una quarta bozza. Nemmeno il su lavoro fu ritenuto idoneo e così la palla passò a Robert Garland prima di approdare definitivamente a Barbara Benedek che scrisse la sceneggiatura definitiva.

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