Resident Evil – The Final Chapter: la recensione, sparando sotto l’Umbrella

Arriva al termine la saga di Resident Evil – The Final Chapter, con la sua protagonista  Alicia che  affronta l’ultimo scontro con la Umbrella Corporation.

 
La premessa per il sesto film della saga Resident Evil – The Final Chapter,  iniziata nel 2002 è  dedicata in primis ai fan di Milla Jovich, che non possono perdere la sua ultima avventura, anche perchè la modella ucraina naturalizzata statunitense passa dai 26 anni del suo debutto nella parte di Alicia ai 40 di questo ultimo capitolo senza perdere mai il suo fascino. Se poi appartenete anche a quella categoria che non può fare a meno dell’Umbrella Corporation e dei suoi progetti apocalittici  l’ultimo film diretto da Paul W.S. Anderson,  non vi deluderà.
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Discorso completamente differente per chi non ha seguito con passione la saga, che per molte persone potrebbe risultare il solito film fracassone, perdi più con pochi zombie che uccidono la gente, elemento poco presente in questo ultimo capitolo, che vi potrebbe lasciare del tutto indifferenti
Ma tutte le storie, belle o brutte, devono avere una fine e gli sforzi messi in campo a livello di azione, scenografie (veramente maestose) che fanno da contorno all’ultima avventura di Alice contro gli implacabili nemici diretti da Dottor Isaacs (uno Ian Glein in grande spolvero), ci riporta allo scontro finale da dove era iniziata la storia all’interno dell’alveare di Racoon City.
Iain Glen stars as Dr. Alexander Isaacs in Screen Gems' RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTER.
Ci troviamo di fronte all’ultimo (anche se alcuni sperano in un settimo capitolo, mentre è fortemente probabile un film più fedele al videogioco della Capcom su cui si basa la saga)  scontro con la Umbrella Corporation, e tutti i fili della storia con  molti  personaggi verranno portati al termine, anche della loro vita.
Milla Jovovich stars as Alice in Screen Gems' RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTER.
Forse ci si aspettava un finale più epico visto dove ci aveva lasciato l’ultimo film con una Washington assediata da dove sul tetto della Casa Bianca Alice e i pochi umani sopravvissuti si preparavano allo scontro finale. Il film riparte  proprio da una Washington devastata ( e non abbiamo dubbi che a breve il paragone con il presidente Trump e la Umbrella Corporation scateneranno la fantasia dei complottisti usando le immagini del film). Da qui si sviluppa la storia che conduce Alice da Washington a Racoon City dove troverà gli ultimi sopravvissuti che dovranno aiutarla nel tentare di salvare l’umanità eliminando il Virus T rilasciato volutamente dalla Umbrella Corporation per distruggere l’umanità e salvare solo pochi eletti (messi a dormire in celle criogeniche), alfine di far rinascere il pianeta, condannato da inquinamento e futura sovrappopolazione in ogni caso ad autodistruggersi.
Una apocalisse pilotata come la descrive il Dottor Isaacs, e questo aspetto sociologico nella pellicola non è da sottovalutare, visto che ogni giorno scopriamo come le Corporation reali nascondono ai consumatori pericoli incredibili, in nome del profitto e forse di qualche folle progetto magari suggerito proprio da questa saga.
Ovviamente stiamo volutamente esagerando anche noi con presunti complotti, visto che parliamo solo di un film di intrattenimento, che esce in 3D, ma che consigliamo in 2D, non per il prezzo del biglietto , ma perché moltissime scene, tra l’altro molte belle, sono girate nell’oscurità e certamente la perdita del 15% di luminosità degli occhialini non aiuta.
An Umberella Corporation tank rolls down the street with thousands of zombies chasing from behind in Screen Gems' RESIDENT EVIL: THE FINAL CHAPTER.
In conclusione non il capitolo migliore della saga, sopratutto se paragonato al precedente diretto sempre dallo stesso Anderson, ma comunque imperdibile per chi ha seguito fin dall’inizio la storia di Alice, è  un fan di Milla Jovich (chi vi scrive lo è)  o non si fa troppi problemi  sul fatto di vedere un film pieno di azione , zombies, con scene esagerate.
Viceversa se siete quelli che non amano questo tipo di cinema, vi lasciamo volentieri alle azioni patinate di una coppia con strani oggetti all’interno di una camera rossa, ma sappiate che Resident Evil – The Final Chapter, alla fin fine è decisamente più divertente e Milla Jovich è molto più sensuale della signorina “Acciaio”.
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