Sleepless – Il giustiziere: la recensione, un mediocre remake di un bel film francese

Sleepless – Il giustiziere, con protagonista Jamie Foxx diretto da Baran Bo Odar è il remake del film francese di grande successo la Nuit blanche, la Notte Bianca nel 2011 diretto da Frédéric Jardin
 
Che Hollywood sia a corto di idee è cosa ben nota, come è nota che i film europei molto validi, difficilmente godono di una distribuzione adeguata, ma si preferisce dopo qualche anno rifare il remake in lingua inglese.
 
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Sleepless- Il Giustiziere non sfugge a questa legge, sebbene regia di Baran Bo Odar e sceneggiatura di Andrea Berloff (candidata all’Oscar per la sceneggiatura di Straight Outta Compton) e la produzione che già dalla presentazione del film al festival di Toronto nel lontano 2012 aveva coinvolto Jamie Foxx nel progetto e gli stessi produttori dichiarano:  “Abbiamo pensato che Jamie sarebbe stato perfetto per il film”, dice Foster. “Ha apportato tantissime idee e cambiamenti alla sceneggiatura per renderla il più vicino possibile alla sua idea di perfezione, per questo abbiamo lavorato con lui per circa 10 mesi prima di cominciare a pensare a chi potesse essere il regista.” Scelta caduta poi sullo svizzero Baran Bo Odar che ha debuttato con Il silenzio (2010), ricevendo una menzione da Variety tra i “10 registi da tenere d’occhio” nel 2011.  Insomma una robusta produzione americana, un ottimo attore protagonista, una sceneggiatrice importante un regista europeo per mantenere le atmosfere del bel film francese, che si svolgeva in modo serrato tutto in una notte. La risposta probabilmente la danno gli stessi produttori “abbiamo apportato tante modifiche alla storia per renderla possibile alla sua idea di perfezione”. Risultato  un pessimo remake di serie A per un film francese di serie B, per B intendiamo a basso costo che vi invitiamo a riscoprire.
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Infatti il cambio di scena da un serrata lotta in un discoteca parigina, alla Las Vegas dei casinò vista mille volte non funziona. Pur mantenendo la storia originale della lotta fra poliziotti corrotti, figlio rapito a causa di un furto di droga, tante scene d’azioni , sparatorie, niente in realtà sembra riuscire a coinvolgere. Per lo spettatore l’ennesimo film d’azione made in USA, ben definito nella nostra lingua come “americanata”. Il risultato nonostante il regista svizzero cerchi di svolgere bene il suo compito, lascia pensare che è sempre meglio l’originale del remake, è paradossale come pure cercando di seguire in parte la storia del film francese niente riesce davvero  a appassionare lo spettatore, anzi spesso il film risulta prevedibile e verboso.
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Un passo indietro per il bravo Jamie Foxx e decisamente una bella lezione dal cinema europeo e francese che dimostra di essere decisamente più intrigante e interessante, come qualche volta capita anche nel nostro paese, nel riportare sullo schermo il genere poliziesco che continua ad essere visto nelle scuole di cinema americane con i nostri vecchi film e quelli francesi, a riprova che con pochi soldi, ma valide idee noi e i transalpini siamo sempre più bravi rispetto a certe “americanate”.
 
https://youtu.be/4AWGWArOeTo
 

 

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