Storie della buonanotte per bambine ribelli, il caso letterario dell’anno interamente finanziato dal crowdfunding

Successo di vendite per Storie della buonanotte per bambine ribelli, la raccolta di racconti edita Mondadori da un’idea di Elena Favilli e Francesca Cavallo.

«C’era una volta una bambina che sognava il principe azzurro. No! C’era una volta una bambina che sognava di volare, un’altra che amava le macchine, una che voleva diventare campionessa mondiale di tennis, un’altra che scoprì la metamorfosi delle farfalle!». Questa l’utopia che ha ispirato le due autrici di Storie della buonanotte per bambine ribelli, un libro dalla profonda valenza educativa già bestseller in oltre 20 Paesi. Si tratta peraltro di un interessante esperimento di crowdfunding mediato dalla piattaforma Kickstarter, che ha facilitato il raggiungimento di quota 1 milione di dollari in soli 28 giorni.
Amelia Earhart.

L’idea, neanche a dirlo, è nata negli Stati Uniti, dove le due autrici vivono da qualche anno. Elena Favilli e Francesca Cavallo – tra le altre cose, co-fondatrici di Timbuktu Labs – hanno dunque trascritto biografie e aneddoti circa la vita dei più influenti personaggi femminili degli ultimi anni, tra i quali Frida Kahlo, Rita Levi Montalcini, Coco Chanel e Malala Yousafzai. Le cento storie sono state affiancate da altrettanti cento ritratti di donna provenienti da ogni parte del mondo.

Malala Yousafzai.

Stando a quanto dichiarato dalle autrici, l’obiettivo iniziale era quello di raffigurare personaggi femminili che non fossero relegati a semplici ruoli di contorno, o comunque perennemente in attesa dell’arrivo del salvifico “principe azzurro“.

Spogliati da questi stereotipi, non rimangono che storie normali di donne normali dall’operato, quello sì, straordinario. La “ribellione” del titolo consiste proprio nell’uscita dai tradizionali canoni della fiaba in favore di una narrazione sobria e vivace.
Frida Kahlo.
Al contrario di quanto si possa pensare, il libro non è indirizzato unicamente alle bambine: anche i ragazzini dovrebbero leggerlo, in modo tale da imparare a identificarsi in una delle figure proposte così come avviene normalmente per le bambine con Robin Hood.
Questa la prefazione: «Noi ci auguriamo che queste pioniere coraggiose vi siano di ispirazione. Che i loro ritratti imprimano nelle vostre figlie la salda convinzione che la bellezza si manifesta in ogni forma e colore, e a tutte le età. Ci auguriamo che ogni lettrice comprenda che il successo più grande è vivere una vita piena di passione, curiosità e generosità. E che tutte noi, ogni giorno, ricordiamo che abbiamo il diritto di essere felici e di esplorare il mondo in lungo e in largo».

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