Underworld – Blood Wars: la recensione, Kate Beckinsale ultimo atto?

Quinto capitolo della saga di Underworld  – Blood Wars con protagonista Kate Beckinsale nelle parti di Selene per l’ultima (forse) avventura del vampiro.

 
Underworld – Blood Wars, sebbene fin dall’inizio si presenti un corposo riassunto dei primi 4 episodi come guida a chi magari non ha mai visto un film della saga o per rinfrescare la memoria, senza dubbio la pellicola è onestamente destinata a chi fin dall’inizio ha seguito con passione la saga, capitolo a parte per i fan della Beckinsale (categoria cui fa parte chi vi scrive) che sarebbero ben felici di vedere l’attrice ancora per altri 5 film inguainata nel latex.

Ma gli anni passano dai 29 ai 43 per l’attrice ora mamma ed anche i fan sono cresciuti, di conseguenza questo episodio, dovrebbe essere quello conclusivo della saga ma,  mai dire mai.
La saga di Underworld con ormai 5 film di cui il terzo è un prequel è ben difficile da riassumere per chi conosce poco dell’universo fantasy dove lupi mannari lottano contro vampiri, argomento poi ripreso da molte serie tv con grande successo.
L’intero universo di Underworld si basa in realtà su rapporto con il sangue, dove le creature frutto di mutazioni genetiche  sono alla ricerca della purezza, come recita lo stesso sottotitolo.Di conseguenza lo scontro fra le antiche casate dei vampiri e gli organizzati lupi mannari vede al centro la ricerca la figlia di Selene, nata in una precedente unione con l’ibrido Michael Corvin, Eve rappresenta la speranza per entrambe le razze per sopravvivere e prevalere una sull’altra.

Il risultato della pellicola che si tiene su un buon livello come le precedenti, sono gli effetti speciali e una fotografia perennemente dark, anche se onestamente Anna Foerster che viene da serie tv di grande successo come Outlander e Criminal Minds , si trova in seria difficoltà nel gestire le innumerevoli battaglie della pellicola.
In ogni caso un grande cast con Thomas (Charles Dance) David (Theo James) rispettivamenta padre de figlio nella casata de vampiri, assieme all’ambiziosa Semia (una splendida Lara Pulver) contrapposti al Lycan Marius (Tobias Menzies) che guida la vendetta contro Selene e tutti i vampiri per vendicare la morte di Corvin.

Il film arriva forse un pò ritardo rispetto ai precedenti cadenzati da 3 anni tra un episodio e l’altro mentre per questo ne sono passati cinque, e inevitabilmente a causa  del cast e un pò perché la fantasia manca o viene suggerita a chi produce effetti speciali , ci ritroviamo ambientazioni  che richiamano famose serie tv, sia per la presenza di alcuni attori ma anche per aperti richiami a “barriere” come la colonia nordica di Van Dhor.
Nel complesso la pellicola è certamente destinata ai fan della saga ( e della Beckinsale) mentre per chi si avvicina per la prima volta a questa saga decisamente  senza riferimenti dei quattro film sarebbe come vedere il settimo episodio di Harry Potter senza aver mai visto gli altri.

Per quanto riguarda l’inevitabile fine della saga, si parla di portarla nella dimensione di una serie tv, forse più consona visto, l’enorme successo di altre saghe tv con protagonisti vampiri e licantropi. Senza dubbio la speranza di rivedere ancora Kate Beckinsale in 10 o 13 episodi di una serie emoziona i fan, ma in realtà riteniamo che un cambio totale di cast con probabile reboot possa essere la strada giusta per tornare a godere della infinita lotta tra licantropi e vampiri per le nuove generazioni.
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