XXX – Il ritorno di Xander Cage: Recensione del film con Vin Diesel

Vin Diesel torna in “ XXX – Il ritorno di Xander Cage “ 15 anni dopo e il risultato è una trashata di puro intrattenimento con una sceneggiatura non brillante, la recensione in anteprima.

 
Vin Diesel ultimamente ha preso gusto nel prodursi i sequel che gli va di fare e dopo aver proseguito il franchising “Fast and Furious” con l’ottavo capitolo di prossima uscita ci riprova anche con “ XXX – Il ritorno di Xander Cage “, ma quello che ci troviamo davanti è una vera e propria trashata per quanto è destrutturata la pellicola, priva di una sceneggiatura brillante e del senso della misura, tutta incentrata su una serie di cliché maschilisti che ruotano intorno alla figura del protagonista.
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Il lavoro registico di D.J Caruso è minimo, con le scene che sono un susseguirsi di sparatorie quasi confusionarie in cui la massima coreografia è rappresentata da Donnie Yen. “ XXX – Il ritorno di Xander Cage “ però è uno di quei rari casi in cui un film privo di senso riesce a non annoiare il target di pubblico a cui è diretto, ovvero lo spettatore medio degli adolescenti che va in sala per godersi una sfilata di attrici da fare invidia alle modelle di Victoria’s Secret, con alcune anche più eroiche dei maschietti e il che potrà risultare sorprendente.
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La storia è piuttosto banale come detto: un quartetto ha rubato il cosiddetto Vaso di Pandora che permette di controllare i satelliti dello spazio e farli cadere sulla terra utilizzandoli come armi di distruzione. Spetterà proprio a Xander Cage salvare la situazione tra una sciata nella foresta e lanci col paracadute. La cosa peggiore del film probabilmente sono delle scene totalmente irrealistiche, che anche con tutta la buona volontà portano a delle risate ma anche a chiedersi se gli attori siano effettivamente consapevoli del messaggio che passa attraverso lo schermo e se continuino a cercare un’autoironia esagerata e quindi snervante.  Vin Diesel sembra sorridere sempre, come se si rendesse conto egli stesso che sta facendo qualcosa di rozzo, tamarro, antiestetico ma anche spassosissimo.

Il problema delle protagoniste femminili come Adele (Ruby Rose) e Serena (Deepika
 Padukone) è che troppo spesso sembrano dipendenti totalmente da Vin Diesel vivendo come di luce riflessa. Il pubblico della serialità apprezzerà la presenza del pazzo Rory McCann, già protagonista in Game of Thrones, e soprattutto Nina Dobrev qui in un ruolo comico e brillante al tempo stesso e forse l’unica sorpresa lieta del film dopo che è stata imprigionata per anni nei panni di Elena Gilbert in The Vampire Diaries. Impossibile non citare i camei di Neymar Jr, stella del Barca, e di Samuel L.Jackson che riprende il vecchio ruolo di Gibbson.

Non ci resta dunque che affrontare il ritorno di Xander Cage senza eccessive pretese, con la consapevolezza che se si va in sala lo si fa per vedere un action non particolarmente brillante, che ha al suo interno una buona dose di cliché maschilistici ma anche divertimento insensato e leggero che a volte è quello che un pubblico non particolarmente esigente cerca nelle rilassanti atmosfere cinematografiche.

Voto finale:
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