Vaccini: Stefano Montari e l’ispezione dei Nas di Parma nei suoi laboratori

30/06/2017 di Redazione

Stefano Montanari (laureato in Farmacia e direttore scientifico di Nanodiagnostics) ha comunicato l’ispezione dei Nas di Parma nei suoi laboratori. Non è la prima volta che gli ispettori finiscono nei suoi laboratori. Montanari ha chiamato lui stesso i Nas (come specificato da lui stesso, in seguito, sui social).

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STEFANO MONTANARI E LE ISPEZIONI DEI NAS

A dare comunicazione dell’ispezione è Montanari stesso sui social. Qualche mese fa la procura di Torino ha agito sotto esposto del Codacons, in merito ai vaccini esavalenti della Glaxo. L’esposto si basa anche sugli esami di laboratorio fatti da Stefano Montanari e la moglie Antonietta Gatti, specialisti in nanotecnologie. L’episodio potrebbe esser collegato alla vicenda della procura di Torino.

Secondo lo studio di Gatti e Montanari, pubblicato sull’International Journal of Vaccines and Vaccination, il campione analizzato aveva «una contaminazione da micro e nanoparticelle». Tesi sostenuta da sempre dai no vax.
In una intervista rilanciata sui social in queste ore Montanari afferma di aver analizzato, per la procura di Catanzaro anche un vaccino contro la meningite C.

—– Update —–

Ecco la risposta della nostra direttrice editoriale Giulia Innocenzi in merito alle critiche mosse da Montanari sulla nostra testata.

Gentile Professore Stefano Montanari, nell’articolo non abbiamo in alcun modo scritto che voi eravate “oggetto dell’ispezione”. Al contrario, abbiamo scritto che lei aveva dato comunicazione sulla sua pagina Facebook della visita da parte dei Nas. Ricordavamo che è in corso un’indagine da parte della procura di Torino, su esposto del Codacons, rispetto al vaccino esavalente Glaxo. Di seguito riporto il testo: “A dare comunicazione dell’ispezione è Montanari stesso sui social. Qualche mese fa la procura di Torino ha agito sotto esposto del Codacons, in merito ai vaccini esavalenti della Glaxo. L’esposto si basa anche sugli esami di laboratorio fatti da Stefano Montanari e la moglie Antonietta Gatti, specialisti in nanotecnologie. L’episodio potrebbe esser collegato alla vicenda della procura di Torino.
Secondo lo studio di Gatti e Montanari, pubblicato sull’International Journal of Vaccines and Vaccination, il campione analizzato aveva «una contaminazione da micro e nanoparticelle». Tesi sostenuta da sempre dai no vax.
In una intervista rilanciata sui social in queste ore Montanari afferma di aver analizzato, per la procura di Catanzaro anche un vaccino contro la meningite C.”. Giornalettismo segue da tempo la questione, e infatti eravamo uno dei pochissimi quotidiani presenti alla conferenza stampa di Codacons sui dati Aifa sugli effetti avversi da vaccino, e unico ad aver trasmesso la conferenza in diretta Facebook. Siamo assolutamente a disposizione per qualunque tipo di precisazione lei ritenesse opportuna, e le ho lasciato i miei contatti telefonici per poter realizzare un’intervista con lei. La ringrazio per l’attenzione,

Giulia Innocenzi.

Sul suo sito David Puente, debunker, spiega come sono andate le cose. Lo ringraziamo.

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